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30 novembre 2006 0:00 - isaia
Gia' chiuso il dibattito?
Isaia
28 novembre 2006 0:00 - Isaia Kwick
Se approvano la legge sulla riapertura delle case di tolleranza, come venivano chiamate all'ora; come erogherebbero i servizi all'utente e consumatore?
Isaia
23 novembre 2006 0:00 - Frustrato
Io proporrei il non-riconoscimento del mestiere di fidanzato.

Così nessuna potrebbe negarmela con la solita scusa: "sei tanto carino... ma io sono già impegnata!"
23 novembre 2006 0:00 - Lucio Musto
Esattamente questo volevo dire, Alex1

Diamo la possibilità a chi vuole farlo di stare in regola (e pagare anche le tasse).
Proteggiamolo come un qualunque altro lavoratore, e puniamolo se evade la legge.

Come si dovrebbe fare anche per gli altri.
23 novembre 2006 0:00 - Alex1
"Anche il mio idraulico ed il mio dentista sono abusivi, lavorano al nero e schiavizzano i loro assistenti, ma una legge comunque c'è."

E con questo cosa vuoi dire? Che grazie alla legge è sparito l'abusivismo? Appunto no.. quindi non prendiamo questa come motivazione, è solo un pretesto!
E non lo dico per te, ma con chi non ha l'onestà intellettuale di ammettere come stanno le cose.
Allora mettiamola così: diamo la possibilità a chi vuole farlo di stare in regola.. ma sappiamo già da ora che per chi non vorrà/potrà farlo non cambierà nulla. Ed allora se questo era il fine abbiamo già fallito in partenza.
Si potrebbe poi disquisire sull'opportunità che questo "mestiere" venga riconosciuto o meno.. ma siccome è una questione di punti di vista ognuno resterebbe della propria opinione.
Ma non diciamo che legalizzando sparisce il problema dello sfruttamento della prostituzione. Solo questo contesto.
23 novembre 2006 0:00 - Franco
Vorrei sottolineare che se qualcuno pensa che tutte le donne da strada siano schiave, si sbaglia di grosso. In effetti io, quando prercorro le vie battute dalle meretrici, facilmente noto queste con un telefonino tra le mani e in alcuni casi anche sedute sul cofano della loro autovettura. Secondo voi, considerando che un cellulare, che ha la tastiera bloccata od il traffico di chiamata limitato, può essere sempre utilizzato per chiamare il 112 o 113, dareste un simile strumento alla vostra schiava la quale se sta sulla strada, difficilmente si può costantemente controllare?
Inoltre, le testimonianze che la prostituzione coatta nel nostro Paese non supera il 20% dei singoli soggetti che si prostituiscono è nel seguente sito: http://jonathanx.altervista.org
23 novembre 2006 0:00 - Lucio Musto
No, Alex1, non sono d'accordo con te, su questo punto.

Anche il mio idraulico ed il mio dentista sono abusivi, lavorano al nero e schiavizzano i loro assistenti, ma una legge comunque c'è.

La prostituzione invece è senza regolamento serio, e per esercitare dei essere necessariamente, al nero!

Quindi è molto differente!
23 novembre 2006 0:00 - er metico
Caro Lucio, ti spetto a pie' fermo!
Saluti cari.
23 novembre 2006 0:00 - Alex1
Lucio io sul tuo pensiero posso anche essere d'accordo, ma i primi ad essere confusi si questo tema sono proprio i promotori.
Ad esempio Lalla in realtà dice una cosa che sa benissimo non essere vera: con la legalizzazione non sparirà la prostituzione illegale nè tantomeno i papponi nè lo sfruttamento della prostituzione, che non dipendono dalla legge ma da una carenza di controlli e di volontà.
Allora tanto vale essere onesti e dire la vera ragione.

Trombare a pagamento è un arte? Mah! Diciamo un mestiere.
22 novembre 2006 0:00 - lalla
La prostituzione è vecchia quanto il mondo..c'è stata e sempre ci sarà. legalizzandola sparirà la figura del pappone e non è vero che tutte sono costrette. ci sono persone che si prostituiscono per denaro e che si divertono pure. E' un arte anche quella.
22 novembre 2006 0:00 - Lucio Musto
X alex1

La lettera della legge (dello spirito non saprei), vuole solo garantire alla persona una nuova libertà.
Quella di dare in uso il proprio corpo per fini sessuali.
Come chi dà in uso il suo corpo per effettuare lavori fisici, o la propria mente per impegni concettuali o didattici, si tratta solo di baratto di prestazioni in cambio di retribuzione economica.

La legge, vorrebbe garantirne la liceità, regolamentarne l’esercizio, evitarne abusi e malversazioni.

Tutto qui. Le considerazioni di natura etica, di morale pubblica o privata, di ideologia, sono al di fuori del contesto.
E così come ad esempio certi rappresentanti di commercio concettualmente rigettano la prospettiva di un lavoro di ufficio perché “simile alla carcerazione fra quattro mura” e sono nel proprio pieno diritto, così chi non intende fare o subire meretricio deve essere rispettato e difeso nelle sue convinzioni, esattamente come chi invece intende chiudersi in banca otto ore al giorno o prostituirsi.

Questo il mio semplice pensiero.
21 novembre 2006 0:00 - Alex1
Cerchiamo di fare le cose con la giusta motivazione, non inventandocene delle altre.
Se l'obiettivo è togliere la prostituzione dalle strade non serve aprire le case chiuse. Infatti in questo caso ci sarebbe comunque chi ha interesse a vivere al di fuori della legge (ad esempio per sfruttare chi non potrebbe fare quel "mestiere") e per avere costi minori e meno controlli.
Ripeto che il problema sono i controlli, e con quelli che si fanno in Italia, possiamo apprezzarlo in ogni ambito, questo seppur "nobile" intento inevitabilmente non verrebbe mai raggiunto.
Allora preferirei che venisse fuori la reale motivazione, forse ideologica. Almeno si parlerebbe onestamente senza fare battaglie di parte con argomenti volutamente modificati.
Pane al pane, vino al vino.
21 novembre 2006 0:00 - Lucio Musto
er metico,

la prossima volta che ci vediamo, ricordati di questo, perché non sono d'accordo con te e voglio discuterne a quattr'occhi, e magari bisticciarci su!

A presto!
21 novembre 2006 0:00 - er metico
Sì, Lalla, peccato che chi si prostituisce non lo fa mai per libera scelta e piacere personale; vallo a verificare da quelle signore, che te lo dicono loro!
Per caso, su queste pagine, qualcuna ha paura di rimanere senza lavoro?
Sarebbe comprensibile, con i tempi che corrono!
Bye.
20 novembre 2006 0:00 - Lucio Musto
Per una volta sono completamente d'accordo con "lalla".

Mi piacerebbe solo di vedere delle regole chiare e trasparenti, comprensibili a tutti... ma ho poca fiducia!
20 novembre 2006 0:00 - lalla
io sono assolutamente favorevole alla riapertura delle case chiuse, non ci trovo nulla di male nello SCEGLIERE di prostituirsi.
20 novembre 2006 0:00 - Alex1
Ma siamo in Italia, dove nessuna legge viene fatta rispettare. Non toglieremmo la prostituzione dalle strade.
In Italia il problema non è fare leggi, ma farle rispettare.
Senza di questo non esiste alcuna soluzione legislativa.
20 novembre 2006 0:00 - Napoli
Forse il sindaco non lo sa che a Venezia ci sono più case chiuse che in tutta la Germania.
Ci sono più di 8000 puttane e qualche frocio che si prostituiscono a Venezia.
Diciamo che è famosa per quella cosa li più di tutto.
Padova è al secondo posto.
Un business da 10 miliardi di euro all'anno.
20 novembre 2006 0:00 - Pierino
io vado subito a vatarla.

Ecco i soldi per mettere a posto l'Italia

si potrebbe incassare più di cinquanta miliardi di euro di tasse all'anno
20 novembre 2006 0:00 - isaia Kwick
Consiglio una sbirciatina su questo sito:
http://www.puttanopoly.com/legge.htm
Isaia
20 novembre 2006 0:00 - Giuliano Barbieri
Ipocresia!!
Speciale tg 1 19/11/2006 ore 23,30
Sindaco di Venezia:chi vuole riapertura case chiuse sono solo persona squallide.
Il Sindaco forse non sa cosa vuol dire avere davanti casa tutte le notti un via e vai dovuta alla prostituzione.Impariamo da paesi più moderni di sicuro non sono cittadini squallidi, come in Germania
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