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17 febbraio 2012 19:31 - Domeus
La figura del Giudice di pace, giudice onorario, è il sintomo di quanto sia caduta in basso la giustizia in Italia... salireste su un aereo condotto da un pilota "onorario" o vi fareste costruire la casa da un ingegnere "onorario"...? Ma quando si parla di giustizia siamo tutti capaci di emettere sentenze, di dire cosa è giusto e cosa è sbagliato, basta vedere i ridicoli talk show domenicali in cui emeriti sconosciuti si permettono di sindacare addirittura sentenze della cassazione senza everle nemmeno lette...
Questo è il livello culturale degli italiani, soltanto tanta boria e presunzione...
15 febbraio 2012 9:07 - borjes
Vero è che il cittadino non è preparato a difendersi da solo: è un'ignoranza la nostra voluta per dare spazio a tutta una categoria, che non producendo nulla, (nemmeno un sacco di patate) praticano parcelle milionarie...che dire poi delle responsabilità del legale, quando dà notizie non vere al proprio cliente per evitare di lavorare in tribunale: lui però ha già incassato.
Poi si permette alla storia di criticare l'amministrazione borbonica...ma per favore.
23 dicembre 2011 13:31 - Pietro Yates Moretti
Per quisque

leggo solo ora la sua osservazione. Le faccio presente che esistono gli illeciti civili, oltre a quelli penali. E la norma civile violata, come quella penale, generalmente contiene una sanzione che può esser pretesa dalla parte dinnanzi il giudice civile (ivi compreso il giudice di pace). Un esempio: se le racconto frottole per indurla a sottoscrivere un contratto, siamo dinnanzi alla fattispecie di illecito civile detto "dolo". La sanzione prevista dal codice civile è l'annullamento del contratto. Lei potrà quindi rivolgersi al giudice di pace per ottenere l'annullamento del contratto. Se non lo fa, magari perché l'avvocato costa troppo, l'illecito rimane "impunito" ovvero senza sanzione.
16 gennaio 2009 0:00 - LUIGI RAIMONDO
CHE SENSO HA UN INNALZAMENTO DEL LIMITE PER CUI è COMPETENTE IL GIUDICE DI PACE , SE LA STESSA LEGGE NON ABBASSA LE PRETESE SULLA FORMA NEL PROCESSO???

SE IO MI OPPONGO AD UNA ORDINANZA INGIUNZIONE DEL PREFETTO, PER AVERMI RIGGETTATO UN RICORSO AVVERSO UN VERBALE ELEVATOMI DALLA STRADALE E IL GIUDICE DI PACE MI DA RAGIONE.......POI INTERVIENE LA CASSAZIONE ED ANNULLA TUTTO PER IL SEMPLICE FATTO CHE DOVEVO CHIAMARE IN CAUSA IL MINISTERO DELL'INTERNO E NON IL PREFETTO...... MA CHE CAVOLO DI GIUSTIZIA è MAI QUESTA??????
4 aprile 2007 0:00 - Quisque de populo
Per Silvia.

Il passo della relazione da te citato ("Sono molti i consumatori che, dopo aver constatato che da soli non possono procedere, preferiscono rinunciare al ricorso alle vie legali, lasciando di fatto impuniti molti illeciti") esprime molto bene la qualità della proposta.
Il binomio punizione-illecito non attiene alla materia civile, ma a quella penale.
Se si parla di cittadino/consumatore e di competenza civile è chiaro che la punizione dell'illecito c'entra come i cavoli a merenda e che essi parlano di una materia che conoscono in maniera molto approssimativa.
Basta guardare le schede personali di questi parlamentari proponenti per capire che il buon livello di formazione giuridica (che essi ritengono patrimonio del popolo italiano) non fa parte del loro bagaglio culturale.
Sono quasi tutti diplomati.
Uno di essi ha un diploma universitario (conseguito a Nantes) in "diritti umani fondamentali", che tradotto in un linguaggio più accessibile significa "diploma in aria fritta".
3 aprile 2007 0:00 - Silvia
Per Quisque.

L'Aduc, che l'ha redatta in tandem con alcuni Parlamentari, ha iniziato un percorso che, se approvato, darà voce ai consumatori, cioè a noi tutti.
Così come riporta chiaramente un brano dello stesso testo: ..."Sono molti i consumatori che, dopo aver constatato che da soli non possono procedere, preferiscono rinunciare al ricorso alle vie legali, lasciando di fatto impuniti molti illeciti".... Ma non solo per i consumatori. Io conosco persone che hanno usufruito del Giudice di Pace, velocemente e con soddisfazione di veder spesso riconosciuti i loro diritti. Non sarà la soluzione ad una Giustizia che, concordo, lascia molto a desiderare e che come te, ristrutterei dalle fondamenta, ma continuo ad affermare che è comunque meglio di niente.
3 aprile 2007 0:00 - Quisque de populo
La professionalità dei GdP.

Su corriere.it di oggi leggo un articolo che trascrivo in parte:
"Vai in moto senza casco perchè sei depresso? La multa è annullata. È quanto hanno deciso, in almeno dieci casi, i giudici di pace a Napoli che hanno accolto altrettante richieste di annullamento di verbali della polizia municipale".
Sai che spasso quando queste menti eccelse avranno la competenza fino a 16.000 Euro ed anche relativamente a beni immobili?
Il testo di legge proposto nel forum, infatti, non incide soltanto sulla competenza per valore, ma anche su quella per materia.
Propongo di abolire tutto l'attuale sistema giudiziario (TAR, Tribunali, Corti d'Appello, Consiglio di Stato, Corte dei Conti, Cassazione ..). Istituiamo il vero giudice unico, monocratico, onnicompetente: Il GdP.
Un solo grado di giudizio e, perciò, sentenze inappellabili.
Il motto potrebbe esssere questo: "Giudice di Pace, il giudice che mi piace".
Sui Palazzi di Giustizia si potrebbe mettere una insegna luminosa con la scritta: "Vuoi un giudice capace? Vai dal giudice di pace!".
3 aprile 2007 0:00 - Quisque de populo
Per Silvia.

Non è vero che la Costituzione prevede la pensione per i parlamentari.
L'art. 69 dice che "I membri del Parlamento ricevono una indennità stabilita dalla legge".
L'indennità è, senza scendere in dettagli, una forma di risarcimento per le spese e gli oneri sostenuti da qualcuno per l'esercizio di una attività.
Nessuno impedisce ai parlamentari di utilizzare una parte di quanto percepiscono durante il loro mandato per stipulare privatamente polizze assicurative o altre forme di copertura previdenziale.
La pensione a carico di Pantalone non è proprio prevista dalla Costituzione, perché il mandato elettivo non è un lavoro.
Perciò, finito il mandato, arrivederci e grazie.
In ogni caso tengo a sottolineare che l'ADUC a questo riguardo non fa proprio nulla.
Ti risulta che, tra le innumerevoli e variegate iniziative, ce ne sia una, dicasi una, che va in questa direzione o che qualcuno dei loro esponenti intervenga a sostegno di chi in questo forum parla del problema?
Per quanto riguarda la proposta di legge in questione, faccio notare che non è tutto oro quello che luccica.
Il giudizio davanti al GdP è un giudizio di primo grado. Che succede se il GdP non accoglie la mia domanda?
Siccome non posso fare appello al Tribunale o fare ricorso in Cassazione da solo, dove sta la rivoluzione?
Mi dovrò rivolgere per forza ad un avvocato, il quale dovrà gestire probabilmente una controversia già compromessa.
A meno che non si pensi che le sentenze dei GdP siano una specie di Vangelo intoccabile ed immutabile.
Non mi pare, poi, che la proposta in questione porti ad uno "snellimento" della giustizia. Ci sarà l'interessato al posto dell'avvocato e tutto procederà come prima.
Forse l'ADUC pensa di regalare a tutti un manuale di procedura civile ed una banca dati di leggi e sentenze, che gli avvocati acquistano normalmente spendendo qualche migliaio di Euro.
Così tutti diventeranno di colpo esperti in fatto di litisconsorzio necessario e facoltativo, di chiamate in garanzia ed altre quisquilie di questo genere.
Detto questo, sono anch'io convinto che gli avvocati siano, sotto certi aspetti,intoccabili e che qualche cosa possa essere fatto.
Mi pare che il Governo, con l'abolizione dei minimi tariffari obbligatori, stia andando in questa direzione.
2 aprile 2007 0:00 - Silvia
Per Quisque.
Credo che siamo tutti ben consci dei vizi e malcostume di molti parlamentari e degli interessi che troppo spesso li muovono a difesa dei propri interessi. D'altra parte, la pensione è prevista nella Costituzione anche per loro e comunque se sono lì, qualcuno li avrà anche votati... Ma qui si sta parlando di tutt'altro.
Una volta preso atto della tua affermazione, io rispondo: con tutti i problemi che abbiamo in Italia, vogliamo iniziare ad affrontare qualcosa? Intanto accontentiamoci di sperare in uno snellimento di una giustizia ferriginosa, anche con questo "piccolo" ma importante disegno di legge, che comunque non dimentichiamolo, offrirebbe molti vantaggi ai cittadini e dall'altra parte, farebbe rivoltare gli intoccabili avvocati. Una goccia nel mare, ma sarà sempre meglio di niente, non credi?
1 aprile 2007 0:00 - Andrea
Sono vivamente daccordo a dare la possibilità a ciascuno di potersi difendere con le proprie facoltà.
Spesso ed ovviamente ci affidiamo incuranti dell'andamento di una pratica legale in quanto "ce l'ha in mano l'AVVOCATO". Come se fosse un essere impeccabile, intelligentissimo e soprattutto Super partes.
Sappiamo benissimo che ci sono pratiche le quali devono essere "coccolate" a lungo perchè ad uno studio legale promettono molto; ed altre che al di là del buon senso vengono abbandonate oppure declinate.
Chi impone e soprattutto chi risarcisce il cliente in caso che non venga rispettato dal legale il codice deontologico forense? In PRATICA NESSUNO!
Ogni cittadino è consapevole se ha le armi e facoltà per poter difendersi da solo in un aula di tribunale.
In caso contrario è liberissimo di avvalersi di uno studio legale, con la possibilità però,aggiungo, di poter chiudere la pratica in qualsiasi momento e portarla avanti da solo.

1 aprile 2007 0:00 - Quisque de populo
Per Silvia.

Prova a chiederti perché questi parlamentari non si preoccupano nella stessa misura di proporre una legge che abolisca i loro privilegi pensionistici.
Giocando in casa, per loro sarebbe facile.
O no?
Non sarà che vedono solo la pagliuzza e non vedono la trave?
1 aprile 2007 0:00 - Topesio
L'aver letto "l'avvocato nel cassetto" non c'entra proprio nulla!
Si tratta di lasciare facoltà a chi vuole di non avvalersi dell'avvocato, ovviamente laddove non sia indispensabile. Io per esempio, ho divorziato consensualmente da mia moglie senza avvocato e non ho, di conseguenza, speso NULLA.
Se mi fossi avvalso di un avvocato avrei speso una bella cifra, praticamente una ENORMITA' se raffrontata alla utilità della prestazione professionale (praticamente nulla).
Questo è solo un esempio, ma posso immaginare che ci siano molti altri casi in cui l'avvocato non serve a niente, tranne che ad intascare lauti assegni.
Ovviamente stesso discorso per i notai, ecc.
1 aprile 2007 0:00 - Silvia
Sarà anche disordinato e sgrammaticato, ma è pur sempre un inizio coraggioso nel tentare di limitare lo strapotere della casta dei tanti Avvocati che in questo Paese ha fatto da sempre il bello e cattivo tempo, alle spese dei poveri fessi che per difendersi, non hanno mai avuto altra scelta se non affidarsi a "professionisti" di pochi scrupoli, il cui unico vero obiettivo era esclusivamente il proprio guadagno.
Ci sono tanti cittadini più capaci e scrupolosi di tanti avvocati. D'altra parte, con questo disegno di legge, non riscontro obblighi. Ognuno sarà libero di scegliere se appoggiarsi ad un legale o meno. Infine, se questo disegno passerà, sono certa che un pò di sana concorrenza, anche tra avvocati, non ci farà che bene.
31 marzo 2007 0:00 - Quisque de populo
Complimenti per la tecnica legislativa, che ha partorito un testo disordinato e sgrammaticato.
Tanti auguri a quelli che si sentiranno in grado di far rilevare le eccezioni di rito e di merito non rilevabili d'ufficio e che si troveranno di fronte ad avversari che conoscono la procedura.
In questo strano paese nessuno contesta che l'impianto elettrico debba essere fatto da un elettricista e che la ricetta debba essere scritta da un medico anche se il paziente sa già che un certo medicinale lo deve assumere per continuare una cura già iniziata.
Tutti si sentono capaci di difendersi in giudizio perché hanno letto "L'avvocato nel cassetto".

31 marzo 2007 0:00 - Silvia
Troppo bello e soprattutto giusto! Per questo dubito che questa proposta venga approvata....
Spero di sbagliarmi.
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