La figura del Giudice di pace, giudice onorario, è il
sintomo di quanto sia caduta in basso la giustizia in
Italia... salireste su un aereo condotto da un pilota
"onorario" o vi fareste costruire la casa da un ingegnere
"onorario"...? Ma quando si parla di giustizia siamo tutti
capaci di emettere sentenze, di dire cosa è giusto e cosa
è sbagliato, basta vedere i ridicoli talk show domenicali
in cui emeriti sconosciuti si permettono di sindacare
addirittura sentenze della cassazione senza everle nemmeno
lette...
Questo è il livello culturale degli italiani, soltanto
tanta boria e presunzione...
15 febbraio 2012 9:07 - borjes
Vero è che il cittadino non è preparato a difendersi da
solo: è un'ignoranza la nostra voluta per dare spazio a
tutta una categoria, che non producendo nulla, (nemmeno un
sacco di patate) praticano parcelle milionarie...che dire
poi delle responsabilità del legale, quando dà notizie non
vere al proprio cliente per evitare di lavorare in
tribunale: lui però ha già incassato.
Poi si permette alla storia di criticare l'amministrazione
borbonica...ma per favore.
23 dicembre 2011 13:31 - Pietro Yates Moretti
Per quisque
leggo solo ora la sua osservazione. Le faccio presente che
esistono gli illeciti civili, oltre a quelli penali. E la
norma civile violata, come quella penale, generalmente
contiene una sanzione che può esser pretesa dalla parte
dinnanzi il giudice civile (ivi compreso il giudice di
pace). Un esempio: se le racconto frottole per indurla a
sottoscrivere un contratto, siamo dinnanzi alla fattispecie
di illecito civile detto "dolo". La sanzione prevista dal
codice civile è l'annullamento del contratto. Lei potrà
quindi rivolgersi al giudice di pace per ottenere
l'annullamento del contratto. Se non lo fa, magari perché
l'avvocato costa troppo, l'illecito rimane "impunito" ovvero
senza sanzione.
16 gennaio 2009 0:00 - LUIGI RAIMONDO
CHE SENSO HA UN INNALZAMENTO DEL LIMITE PER CUI è
COMPETENTE IL GIUDICE DI PACE , SE LA STESSA LEGGE NON
ABBASSA LE PRETESE SULLA FORMA NEL PROCESSO???
SE
IO MI OPPONGO AD UNA ORDINANZA INGIUNZIONE DEL PREFETTO, PER
AVERMI RIGGETTATO UN RICORSO AVVERSO UN VERBALE ELEVATOMI
DALLA STRADALE E IL GIUDICE DI PACE MI DA RAGIONE.......POI
INTERVIENE LA CASSAZIONE ED ANNULLA TUTTO PER IL SEMPLICE
FATTO CHE DOVEVO CHIAMARE IN CAUSA IL MINISTERO
DELL'INTERNO E NON IL PREFETTO...... MA CHE CAVOLO DI
GIUSTIZIA è MAI QUESTA??????
4 aprile 2007 0:00 - Quisque de populo
Per Silvia.
Il passo della relazione da te citato
("Sono molti i consumatori che, dopo aver constatato
che da soli non possono procedere, preferiscono rinunciare
al ricorso alle vie legali, lasciando di fatto impuniti
molti illeciti") esprime molto bene la qualità della
proposta. Il binomio punizione-illecito non attiene
alla materia civile, ma a quella penale. Se si parla di
cittadino/consumatore e di competenza civile è chiaro che
la punizione dell'illecito c'entra come i cavoli a
merenda e che essi parlano di una materia che conoscono in
maniera molto approssimativa. Basta guardare le schede
personali di questi parlamentari proponenti per capire che
il buon livello di formazione giuridica (che essi ritengono
patrimonio del popolo italiano) non fa parte del loro
bagaglio culturale. Sono quasi tutti diplomati.
Uno di essi ha un diploma universitario (conseguito a
Nantes) in "diritti umani fondamentali", che
tradotto in un linguaggio più accessibile significa
"diploma in aria fritta".
3 aprile 2007 0:00 - Silvia
Per Quisque.
L'Aduc, che l'ha redatta in
tandem con alcuni Parlamentari, ha iniziato un percorso che,
se approvato, darà voce ai consumatori, cioè a noi
tutti. Così come riporta chiaramente un brano dello
stesso testo: ..."Sono molti i consumatori che, dopo
aver constatato che da soli non possono procedere,
preferiscono rinunciare al ricorso alle vie legali,
lasciando di fatto impuniti molti illeciti".... Ma non
solo per i consumatori. Io conosco persone che hanno
usufruito del Giudice di Pace, velocemente e con
soddisfazione di veder spesso riconosciuti i loro diritti.
Non sarà la soluzione ad una Giustizia che, concordo,
lascia molto a desiderare e che come te, ristrutterei dalle
fondamenta, ma continuo ad affermare che è comunque meglio
di niente.
3 aprile 2007 0:00 - Quisque de populo
La professionalità dei GdP.
Su corriere.it di
oggi leggo un articolo che trascrivo in parte:
"Vai in moto senza casco perchè sei depresso? La multa
è annullata. È quanto hanno deciso, in almeno dieci casi,
i giudici di pace a Napoli che hanno accolto altrettante
richieste di annullamento di verbali della polizia
municipale". Sai che spasso quando queste menti
eccelse avranno la competenza fino a 16.000 Euro ed anche
relativamente a beni immobili? Il testo di legge
proposto nel forum, infatti, non incide soltanto sulla
competenza per valore, ma anche su quella per materia.
Propongo di abolire tutto l'attuale sistema giudiziario
(TAR, Tribunali, Corti d'Appello, Consiglio di Stato,
Corte dei Conti, Cassazione ..). Istituiamo il vero giudice
unico, monocratico, onnicompetente: Il GdP. Un solo
grado di giudizio e, perciò, sentenze inappellabili.
Il motto potrebbe esssere questo: "Giudice di Pace, il
giudice che mi piace". Sui Palazzi di Giustizia si
potrebbe mettere una insegna luminosa con la scritta:
"Vuoi un giudice capace? Vai dal giudice di
pace!".
3 aprile 2007 0:00 - Quisque de populo
Per Silvia.
Non è vero che la Costituzione
prevede la pensione per i parlamentari. L'art. 69
dice che "I membri del Parlamento ricevono una
indennità stabilita dalla legge".
L'indennità è, senza scendere in dettagli, una forma
di risarcimento per le spese e gli oneri sostenuti da
qualcuno per l'esercizio di una attività. Nessuno
impedisce ai parlamentari di utilizzare una parte di quanto
percepiscono durante il loro mandato per stipulare
privatamente polizze assicurative o altre forme di copertura
previdenziale. La pensione a carico di Pantalone non è
proprio prevista dalla Costituzione, perché il mandato
elettivo non è un lavoro. Perciò, finito il mandato,
arrivederci e grazie. In ogni caso tengo a sottolineare
che l'ADUC a questo riguardo non fa proprio nulla.
Ti risulta che, tra le innumerevoli e variegate iniziative,
ce ne sia una, dicasi una, che va in questa direzione o che
qualcuno dei loro esponenti intervenga a sostegno di chi in
questo forum parla del problema? Per quanto riguarda
la proposta di legge in questione, faccio notare che non è
tutto oro quello che luccica. Il giudizio davanti al
GdP è un giudizio di primo grado. Che succede se il GdP non
accoglie la mia domanda? Siccome non posso fare appello
al Tribunale o fare ricorso in Cassazione da solo, dove sta
la rivoluzione? Mi dovrò rivolgere per forza ad un
avvocato, il quale dovrà gestire probabilmente una
controversia già compromessa. A meno che non si pensi
che le sentenze dei GdP siano una specie di Vangelo
intoccabile ed immutabile. Non mi pare, poi, che la
proposta in questione porti ad uno "snellimento"
della giustizia. Ci sarà l'interessato al posto
dell'avvocato e tutto procederà come prima. Forse
l'ADUC pensa di regalare a tutti un manuale di procedura
civile ed una banca dati di leggi e sentenze, che gli
avvocati acquistano normalmente spendendo qualche migliaio
di Euro. Così tutti diventeranno di colpo esperti in
fatto di litisconsorzio necessario e facoltativo, di
chiamate in garanzia ed altre quisquilie di questo
genere. Detto questo, sono anch'io convinto che gli
avvocati siano, sotto certi aspetti,intoccabili e che
qualche cosa possa essere fatto. Mi pare che il
Governo, con l'abolizione dei minimi tariffari
obbligatori, stia andando in questa direzione.
2 aprile 2007 0:00 - Silvia
Per Quisque. Credo che siamo tutti ben consci dei vizi
e malcostume di molti parlamentari e degli interessi che
troppo spesso li muovono a difesa dei propri interessi.
D'altra parte, la pensione è prevista nella
Costituzione anche per loro e comunque se sono lì, qualcuno
li avrà anche votati... Ma qui si sta parlando di
tutt'altro. Una volta preso atto della tua
affermazione, io rispondo: con tutti i problemi che abbiamo
in Italia, vogliamo iniziare ad affrontare qualcosa?
Intanto accontentiamoci di sperare in uno snellimento di una
giustizia ferriginosa, anche con questo "piccolo"
ma importante disegno di legge, che comunque non
dimentichiamolo, offrirebbe molti vantaggi ai cittadini e
dall'altra parte, farebbe rivoltare gli intoccabili
avvocati. Una goccia nel mare, ma sarà sempre meglio di
niente, non credi?
1 aprile 2007 0:00 - Andrea
Sono vivamente daccordo a dare la possibilità a ciascuno di
potersi difendere con le proprie facoltà. Spesso ed
ovviamente ci affidiamo incuranti dell'andamento di una
pratica legale in quanto "ce l'ha in mano
l'AVVOCATO". Come se fosse un essere impeccabile,
intelligentissimo e soprattutto Super partes. Sappiamo
benissimo che ci sono pratiche le quali devono essere
"coccolate" a lungo perchè ad uno studio legale
promettono molto; ed altre che al di là del buon senso
vengono abbandonate oppure declinate. Chi impone e
soprattutto chi risarcisce il cliente in caso che non venga
rispettato dal legale il codice deontologico forense? In
PRATICA NESSUNO! Ogni cittadino è consapevole se ha le
armi e facoltà per poter difendersi da solo in un aula di
tribunale. In caso contrario è liberissimo di
avvalersi di uno studio legale, con la possibilità
però,aggiungo, di poter chiudere la pratica in qualsiasi
momento e portarla avanti da solo.
1 aprile 2007 0:00 - Quisque de populo
Per Silvia.
Prova a chiederti perché questi
parlamentari non si preoccupano nella stessa misura di
proporre una legge che abolisca i loro privilegi
pensionistici. Giocando in casa, per loro sarebbe
facile. O no? Non sarà che vedono solo la
pagliuzza e non vedono la trave?
1 aprile 2007 0:00 - Topesio
L'aver letto "l'avvocato nel cassetto" non
c'entra proprio nulla! Si tratta di lasciare
facoltà a chi vuole di non avvalersi dell'avvocato,
ovviamente laddove non sia indispensabile. Io per esempio,
ho divorziato consensualmente da mia moglie senza avvocato e
non ho, di conseguenza, speso NULLA. Se mi fossi
avvalso di un avvocato avrei speso una bella cifra,
praticamente una ENORMITA' se raffrontata alla utilità
della prestazione professionale (praticamente nulla).
Questo è solo un esempio, ma posso immaginare che ci siano
molti altri casi in cui l'avvocato non serve a niente,
tranne che ad intascare lauti assegni. Ovviamente
stesso discorso per i notai, ecc.
1 aprile 2007 0:00 - Silvia
Sarà anche disordinato e sgrammaticato, ma è pur sempre un
inizio coraggioso nel tentare di limitare lo strapotere
della casta dei tanti Avvocati che in questo Paese ha fatto
da sempre il bello e cattivo tempo, alle spese dei poveri
fessi che per difendersi, non hanno mai avuto altra scelta
se non affidarsi a "professionisti" di pochi
scrupoli, il cui unico vero obiettivo era esclusivamente il
proprio guadagno. Ci sono tanti cittadini più capaci e
scrupolosi di tanti avvocati. D'altra parte, con questo
disegno di legge, non riscontro obblighi. Ognuno sarà
libero di scegliere se appoggiarsi ad un legale o meno.
Infine, se questo disegno passerà, sono certa che un pò di
sana concorrenza, anche tra avvocati, non ci farà che bene.
31 marzo 2007 0:00 - Quisque de populo
Complimenti per la tecnica legislativa, che ha partorito un
testo disordinato e sgrammaticato. Tanti auguri a
quelli che si sentiranno in grado di far rilevare le
eccezioni di rito e di merito non rilevabili d'ufficio e
che si troveranno di fronte ad avversari che conoscono la
procedura. In questo strano paese nessuno contesta che
l'impianto elettrico debba essere fatto da un
elettricista e che la ricetta debba essere scritta da un
medico anche se il paziente sa già che un certo medicinale
lo deve assumere per continuare una cura già iniziata.
Tutti si sentono capaci di difendersi in giudizio perché
hanno letto "L'avvocato nel cassetto".
31 marzo 2007 0:00 - Silvia
Troppo bello e soprattutto giusto! Per questo dubito che
questa proposta venga approvata.... Spero di
sbagliarmi.