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1 luglio 2008 0:00 - Riccardo
E se tutti noi insieme protestiamo ad oltranza e non compriamo piu' carburanti fino a quando non ci sara' una reale e forte diminuzione delle tasse che gravano fortemente sul costo finale.
I veri vampiri sono i nostri politici che non vogliono assolutamente prendere le misure necessarie per farci stare bene.
A loro non interessa piu' di tanto, i loro stipendi possono coprire qualsiasi aumento di energia e di prodotti alimentari.
Gli americani hanno gia' cambiato il loro stile di vita e noi invece continuiamo a non capire che siamo noi a dover cambiare.
Pensate cosa succederebbe se tutti insieme decidiamo di lasciare ferme le nostre auto per almeno una settimana!
La mia proposta deve essere colta da almeno una associazione di consumatori e vedrete che poi molti si aggiungeranno, forse tutta l' Europa.
1 luglio 2008 0:00 - Paolo
Gli alti prezzi del petrolio, per chi non lo sapesse(la massa e la senatrice Poretti)sono tali in minima parte a causa della speculazione(che sussiste) e in massima parte per problemi strutturali relativi alla produzione di greggio di facile estrazione(quello che usiamo) in progressiva diminuzione e quindi sempre più costoso.
E' il cosiddetto "PEAK OIL", evento quasi sconosciuto alle masse ma che sta determinando la fine del paradigma economico globale odierno.
Insomma, la (in)civiltà dei consumi, così come la conosciamo, è agli sgoccioli.
E dal petrolio dipende in massima parte l'agricoltura odierna che sfama miliardi di persone, i trasporti su gomma merci e passeggeri(la motorizzazione di massa), il turismo di massa, l'aviazione civile, il settore delle materie plastiche e dei farmaci. Considerate che è prossimo anche il peak gas(metano).
Facile immaginare le implicazioni drammatiche di tutto questo, no?
Quindi è inutile illudersi che tamponando la speculazione i prezzi si abbasserebbero, ormai l'inflazione tende a diventare una compagnia a tempo indeterminato del nostro quotidiano.
I Governi "illuminati"(non quello italiano ovviamente) potranno solo attenuare gli effetti legati alla fine dell'era petrolifera ma inevitabilmente l'opulento tenore di vita occidentale odierno diventerà un ricordo in pochi anni.
E non si creda alla bufala idrogeno che ci salverà.
Sarebbe ora che le associazioni consumatori facciano corretta informazione sul picco petrolifero e del gas, tanto per sgombrare il campo da false credenze di massa.

Saluti
30 giugno 2008 0:00 - Disilluso
Dove era la Sen. Poretti, quando per venti mesi il governo Prodi, tramite l'allora min. Bersani, ci faceva credere che il problema fossero i guadagni dei benzinai?
Quando ci dicevano che l'unica soluzione era la liberalizzazione della catena distribuiva?
Sarebbe stato bello se queste osservazioni, giustissime, fossero state fatte allora.
O forse sono state fatte e me le sono perse?
Saluti.

30 giugno 2008 0:00 - Eh!Eh!Eh!
Invece di continuare a farsi prendere per i fondelli da questi artisti della truffa che sono i politici, consiglio invece tutti quelli che ne avessero la possibilità economica, ad ANDARSENE al più presto da questo cesso di stato, che è al limite del tracollo etico, economico e quindi sociale: il disastro è alle porte, così come, molto probabilmente, la guerra civile, esito ultimo di tutti i popoli scemi come il nostro...
(Non ci credete? Peggio per voi!...)
30 giugno 2008 0:00 - gianluca
interrogazione parlamentare... rivolta ai Ministri dell'Economia e dello Sviluppo Economico... per carita', nobile iniziativa, ma in quali risultati possiamo sperare attraverso questo strumento, in questo parlamento e con questo governo?... gia li sento rispondere...
bla bla bla... bla bla bla bla... e nessun intervento concreto efficace al contenimento del carovita... sara' perche' non riguarda intercettazioni di politici? processi a carico del primo ministro? interessi commerciali di mediaset, fininvest o mondadori? sovvenzionare pubblicamente alitalia?
io sono pessimista per il futuro di questo povero Paese.
buonafortuna
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