E se tutti noi insieme protestiamo ad oltranza e non
compriamo piu' carburanti fino a quando non ci sara'
una reale e forte diminuzione delle tasse che gravano
fortemente sul costo finale. I veri vampiri sono i
nostri politici che non vogliono assolutamente prendere le
misure necessarie per farci stare bene. A loro non
interessa piu' di tanto, i loro stipendi possono coprire
qualsiasi aumento di energia e di prodotti alimentari.
Gli americani hanno gia' cambiato il loro stile di vita
e noi invece continuiamo a non capire che siamo noi a dover
cambiare. Pensate cosa succederebbe se tutti insieme
decidiamo di lasciare ferme le nostre auto per almeno una
settimana! La mia proposta deve essere colta da almeno
una associazione di consumatori e vedrete che poi molti si
aggiungeranno, forse tutta l' Europa.
1 luglio 2008 0:00 - Paolo
Gli alti prezzi del petrolio, per chi non lo sapesse(la
massa e la senatrice Poretti)sono tali in minima parte a
causa della speculazione(che sussiste) e in massima parte
per problemi strutturali relativi alla produzione di greggio
di facile estrazione(quello che usiamo) in progressiva
diminuzione e quindi sempre più costoso. E' il
cosiddetto "PEAK OIL", evento quasi sconosciuto
alle masse ma che sta determinando la fine del paradigma
economico globale odierno. Insomma, la (in)civiltà dei
consumi, così come la conosciamo, è agli sgoccioli. E
dal petrolio dipende in massima parte l'agricoltura
odierna che sfama miliardi di persone, i trasporti su gomma
merci e passeggeri(la motorizzazione di massa), il turismo
di massa, l'aviazione civile, il settore delle materie
plastiche e dei farmaci. Considerate che è prossimo anche
il peak gas(metano). Facile immaginare le implicazioni
drammatiche di tutto questo, no? Quindi è inutile
illudersi che tamponando la speculazione i prezzi si
abbasserebbero, ormai l'inflazione tende a diventare
una compagnia a tempo indeterminato del nostro
quotidiano. I Governi "illuminati"(non quello
italiano ovviamente) potranno solo attenuare gli effetti
legati alla fine dell'era petrolifera ma inevitabilmente
l'opulento tenore di vita occidentale odierno diventerà
un ricordo in pochi anni. E non si creda alla bufala
idrogeno che ci salverà. Sarebbe ora che le
associazioni consumatori facciano corretta informazione sul
picco petrolifero e del gas, tanto per sgombrare il campo da
false credenze di massa.
Saluti
30 giugno 2008 0:00 - Disilluso
Dove era la Sen. Poretti, quando per venti mesi il governo
Prodi, tramite l'allora min. Bersani, ci faceva credere
che il problema fossero i guadagni dei benzinai? Quando
ci dicevano che l'unica soluzione era la
liberalizzazione della catena distribuiva? Sarebbe
stato bello se queste osservazioni, giustissime, fossero
state fatte allora. O forse sono state fatte e me le
sono perse? Saluti.
30 giugno 2008 0:00 - Eh!Eh!Eh!
Invece di continuare a farsi prendere per i fondelli da
questi artisti della truffa che sono i politici, consiglio
invece tutti quelli che ne avessero la possibilità
economica, ad ANDARSENE al più presto da questo cesso di
stato, che è al limite del tracollo etico, economico e
quindi sociale: il disastro è alle porte, così come, molto
probabilmente, la guerra civile, esito ultimo di tutti i
popoli scemi come il nostro... (Non ci credete? Peggio
per voi!...)
30 giugno 2008 0:00 - gianluca
interrogazione parlamentare... rivolta ai Ministri
dell'Economia e dello Sviluppo Economico... per
carita', nobile iniziativa, ma in quali risultati
possiamo sperare attraverso questo strumento, in questo
parlamento e con questo governo?... gia li sento
rispondere... bla bla bla... bla bla bla bla... e
nessun intervento concreto efficace al contenimento del
carovita... sara' perche' non riguarda
intercettazioni di politici? processi a carico del primo
ministro? interessi commerciali di mediaset, fininvest o
mondadori? sovvenzionare pubblicamente alitalia? io
sono pessimista per il futuro di questo povero Paese.
buonafortuna