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Giustizia in vacanza ad agosto. Interrogazione
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Iniziativa 
30 luglio 2009 0:00
 
Interrogazione al Ministro della giustizia dei senatori Donatella Poretti e Marco Perduca (Radicali - Pd)

Premesso che:
- la legge 7 ottobre 1969, n. 742 (Sospensione dei termini processuali nel periodo feriale) prevede all'articolo 1, comma 1, che "Il decorso dei termini processuali relativi alle giurisdizioni ordinarie ed a quelle amministrative e' sospeso di diritto dal 1 agosto al 15 settembre di ciascun anno, e riprende a decorrere dalla fine del periodo di sospensione.";
- nel nostro Paese la giustizia, soprattutto civile, e' intasata al limite della "sopravvivenza" stessa del funzionamento dell'intero sistema;
- la carenza di personale, il gravissimo malfunzionamento delle cancellerie, i ritardi parodassali nell'esame della cause -che possono slittare anche di cinque anni (!), pena la stessa sopravvivenza degli interessati, soprattutto se anziani- l'accumulo del lavoro per i magistrati, impossibile da smaltire in tempi ragionevoli, rendono la gestione della giustizia estremamente difficoltosa per gli addetti ai lavori e frustrante per i cittadini che si trovano quotidianamente ad essere vittime di una denegata giustizia;
- si deve sostenere, infatti, che quando una causa arriva alla sentenza definitiva dopo un periodo non inferiore ai 5-10 anni, anche se la stessa fosse favorevole all'interessato, si e' di fronte, comunque, ad un caso di giustizia negata, di sofferenza durata anni e di un grande dispendio economico.

Premesso inoltre che:
- nell'A.C. 1441 (Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita', la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria), poi concluso in modo anomalo per stralcio, all'articolo 62 era prevista la riduzione ad un mese, ovvero fino al 31 agosto, della chiusura "per ferie" dei tribunali;
- la sospensione ad un mese del periodo di chiusura dei tribunali potrebbe rappresentare un primo, piccolo passo verso una gestione migliore e piu' efficiente della giustizia, pena l'impressione che, anziche' provvedere a recuperare la funzionalita' del servizio giustizia, seppur provvisoriamente, il Governo si limiti paradossalmente a prendere atto di una situazione inaccettabile e irrisolvibile.

Si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno adottare tutte le misure necessarie per perseguire il suddetto obiettivo, nella consapevolezza che la riduzione ad un mese del tempo di chiusura dei tribunali rappresenterebbe, per il sistema giustizia, non certo la panacea di tutti i mali, ma una risposta razionale a ritardi ed inefficienze.
 
 
 
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