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LIBERALIZZAZIONI ESERCIZI COMMERCIALI. INTERROGAZIONE AL MINISTRO BERSANI
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Iniziativa 
28 settembre 2007 0:00
 
Interrogazione a risposta scritta al ministro dello Sviluppo economico presentata da da Donatella Poretti, Marco Beltrandi, Sergio D'Elia, Bruno Mellano, Maurizio Turco (Rosa nel Pugno)

premesso che:

- la riforma Bersani - ildecreto legislativo 31 marzo 1998, n.114, Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell'articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997 - stabilisce le modalita' di liberalizzazione degli esercizi commerciali;

-  l'Autorita' Antitrust nella indagine conoscitiva sulla distribuzione agroalimentare (clicca qui) avviata nel 2005 e conclusasi nel giungo 2007, nella parte sullo stato di attuazione della riforma Bersani sulla liberalizzazione degli esercizi commerciali da parte delle Regioni spiega: 
                   - al punto 384 che queste: "hanno adottato indirizzi per l'insediamento delle attivita' commerciali e criteri di programmazione urbanistica che hanno di fatto prodotto una cristallizzazione degli assetti concorrenziali esistenti, non coerente con lo spirito della riforma" ;
                   - al punto 385 che sempre da parte delle Regioni: "(... ) nel merito dell'attuazione della riforma, si assiste in molti casi alla persistenza di una politica di programmazione e contingentamento dell'attività di distribuzione commerciale, mediante la previsione di vincoli quantitativi all'entrata nei mercati e/o di limitazioni delle aree destinabili all'apertura di esercizi commerciali unicamente"; 
                   - al punto 388: "(...)Nei fatti, le suddette limitazioni hanno costituito un ostacolo al funzionamento in senso dinamico del mercato, traducendosi in un rafforzamento delle barriere all'entrata, a tutto vantaggio delle imprese già operanti. Di rado si assiste, infatti, all'ingresso di nuovi operatori, mentre sono ferme le licenze per l'apertura di nuove superfici di vendita. Le uniche nuove aperture, prevalentemente da parte di operatori già presenti sul mercato, sono avvenute quasi esclusivamente utilizzando l'escamotage dell'accorpamento di licenze di esercizi, anche inattivi; 
                   - al punto 389: "si osserva come l'esistenza di normative disomogenee a livello regionale renda particolarmente difficile l'operatività dei soggetti attivi su tutto il territorio nazionale, obbligati ad agire con diversi margini di autonomia nei singoli ambiti locali"

- il comma 1 dell'art 3 (Regole di tutela della concorrenza nel settore della distribuzione commerciale) della legge n. 248 del 4 agosto 2006 (il cosiddetto primo pacchetto sulle liberalizzazioni del ministro per lo Sviluppo Economico Bersani) prevede tra l'altro che "per assicurare ai consumatori finali un livello minimo ed uniforme di condizioni di accessibilita' all'acquisto di prodotti e servizi sul territorio nazionale (...), le attività commerciali, come individuate dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, e di somministrazione di alimenti e bevande, sono svolte senza limiti e prescrizioni", indicate di seguito nello stesso articolo;

- il comma 4 dell'art 3 prevede che "le regioni e gli enti locali adeguano le proprie disposizioni legislative e regolamentari ai principi e alle disposizioni di cui al comma 1 entro il 1° gennaio 2007";

rilevato che:

- e' dal mese di luglio che vari osservatori stanno annunciando un possibile aumento dei prezzi dei prodotti alimentari;

- il ministro dell'Agricoltura, Paolo De Castro dichiaro' che se tali aumenti si sarebbero avuti, sarebbero stati di pochi centesimi, e comunque avrebbe messo in movimento tutti gli abituali controlli contro fenomeni speculativi: monitoraggio alla produzione e al consumo degli osservatori prezzi, nonche' i "tavoli" tra distribuzione, industria, cooperative e imprese agricole. 

- il ministro Bersani ha dichiarato nelle ultime settimane che il governo adottera' degli strumenti per monitorare gli aumenti dei prezzi che coinvolgeranno tra l'altro la Guardia di Finanza; 

- secondo l'Aduc  tali provvedimenti non sono utili per evitare i preannunciati aumenti. Secondo l'associazione dei consumatori per evitare gli aumenti dei prezzi del settore citato sarebbe sufficiente rispettare quanto previsto dall'art 3 della legge n. 248 del 4 agosto 2006 aprendo il mercato per favorire la concorrenza;

per sapere:

- quali provvedimenti i ministri intendano prendere per fare si' che venga rispettato quanto previsto dall'art 3 della legge n. 248 del 4 agosto 2006.
 
 
 
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