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Sicurezza. Ma quanti poliziotti e numeri di emergenza abbiamo? Interrogazione
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Iniziativa 
28 gennaio 2009 0:00
 
Interrogazione dei senatori Donatella Poretti e Marco Perduca, Radicali - Pd
al Presidente del Consiglio 
al Ministro dell' Interno
al Ministro per le Politiche europee
al Ministro per la Pubblica amministrazione e l'innovazione
 
 
Premesso che:
 
- i corpi di polizia sono composti dalla Polizia di Stato, dall'Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia Penitenziaria e dal Corpo Forestale per un totale di 331mila addetti ai quali vanno aggiunti quelli della Polizia Provinciale e Municipale che ammontano a circa 60mila unita', in tutto 391mila poliziotti cui aggiungere il personale della vigilanza privata che sono circa 50mila;
 
- l'Italia e' quindi protetta da ben 441mila poliziotti, tra pubblici e privati, il che significa, 1 poliziotto ogni 134 abitanti;
 
- nel nostro Paese esiste un numero considerevole di numeri telefonici di emergenza: il 112 per i Carabinieri, il 113 della Polizia,  il 117 della Guardia di Finanza, il 1515 della Forestale, il 115 dei Vigili del Fuoco, il 1530 della Guardia costiera;
 
- ci sono poi i numeri delle Polizie municipali degli 8.101 Comuni italiani e quelli della Polizia Provinciale delle 107 Province;
 
- l'Unione europea fin dal 1991, con la decisione del Consiglio 91/398/EEC, e con le successive direttive 98/10/EC e 2002/22/EC, ha stabilito che ogni Stato membro debba adottare il 112 come numero unico europeo per le chiamate di emergenza; 
 
- in Italia il Decreto del 22 gennaio 2008 del Ministro delle Comunicazioni prevede la gestione unificata delle chiamate di emergenza indirizzate al 112 ed al 113, attualmente servite dalle Centrali Operative di Carabinieri e Polizia di Stato, mentre alcuna norma e' prevista per l'unificazione degli altri numeri telefonici di emergenza nel numero unico europeo 112, come anche rilevato dall'Aduc (Associazione per i dirittti degli utenti e consumatori) fin dal 2001;
 
- una sentenza della Corte di Giustizia europea (settima sezione) del 15 gennaio 2009 ha da ultimo condannato l'Italia per inadempienza della direttiva 2002/22/CE sull'istituzione del numero di emergenza unico europeo (Art. 26, n. 3). 

 
Per sapere:
 
se il Governo e' a conoscenza della situazione sopra esposta e se intenda disporre di un coordinamento piu' efficace prevedendo una semplificazione che faciliterebbe la vita ai cittadini e di chi visita per turismo o altro il nostro Paese, e che ridurrebbe i costi di gestione delle numerazioni di emergenza.
 
 
 
 
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