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VENDITA DI FARMACI A DOMICILIO
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Iniziativa 
6 settembre 2007 0:00
 
Interrogazione dell'on.Donatella Poretti (radicale della Rosa nel Pugno) in XXI Commissione al ministro della Salute
 
 
premesso che
 
- in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, contrariamente all'Italia, le compagnie farmaceutiche possono vendere medicinali direttamente ai pazienti tramite consegna a domicilio. Questa pratica e' utilizzata in gran parte per pazienti affetti da malattie croniche che richiedono la somministrazione continuata e regolare di medicinali su ricetta, come Hiv, artrite reumatoide, emofilia, e sclerosi multipla.
 
- secondo una indagine del quotidiano Times del 28.08.2007, la vendita diretta a domicilio permette ai pazienti, alle compagnie farmaceutiche e al sistema sanitario britannico di risparmiare centinaia di milioni di euro ogni anno. Tale pratica, infatti, elimina i costi della grande e piccola distribuzione, oltre a facilitare ed incoraggiare il trattamento a domicilio di pazienti che altrimenti richiedono una frequente ospedalizzazione.
 
- sempre secondo il Times, grazie alla vendita diretta a domicilio di farmaci, il costo del trattamento dell'Hiv puo' diminuire fino a 2.000 euro l'anno per ogni paziente curato nella propria dimora.
 
- la vendita diretta a domicilio facilita la consegna di prodotti farmaceutici biologici di nuova generazione -estratti da materiale biologico vivente, come vaccini, anticorpi, interleukins- che richiedono refrigerazione e consegna rapida. Il passaggio della grande alla piccola distribuzione, oltre ad aumentare i costi di tali prodotti (e quindi i costi per il Sistema sanitario), ostacola la rapida consegna di tali medicinali.
 
per sapere:
 
- se il ministro ritenga necessario, ai fini di trattamenti piu' efficaci e meno gravosi per il Sistema Sanitario Nazionale, legalizzare la vendita diretta dei farmaci a domicilio.
 
 
 
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