COMMENTI
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6 settembre 2006 0:00 - che ridere...
Qui non si è nascosto nessuno. Sei solo tu lesbicona che hai voluto dedurre un interlocutore femminile per poterti sentire forte. Come vedi sei a corto di argomenti e quindi passi agli insulti e alla fine la tua "nausea" ha partorito il vomito che ti frigge dentro.
I vaneggiamenti contro le femmine li hai vomitati proprio tu, mentre sono stato io a prendere le difese di VERE donne come Giulia, Debora, Natalina e Licia che tu hai ripetutamente insultate.
Se ti senti esclusa dalla categoria delle DONNE è perchè evidentemente ho fatto centro e sei proprio LESBICA (che è l'unica categoria di donne che ho considerato prive di femminilità).
P.S.
Forse non ricordi più che gli uomini e le donne appartengono a due sessi: maschile e femminile; essere maschio non è offensivo come non lo è essere femmina, ma forse lo è per te che appartieni al genere gay!

Tu invece non apparterrai mai alle VERE donne e se per caso fosse vero che sei sposata e hai famiglia, hai alle spalle almeno 3 divorzi. E con questo, concludo il mio intervento, dato che ormai la "nausea" l'hai fatta venire abbondantemente a me e ti ho già concesso troppo onore a risponderti ancora, anche per evitare di abbasarmi troppo al tuo vomitevole livello.
Per tua ulteriore informazione, ti comunico che io, di passera ne ho sempre avuto in abbondanza e che tuttora non mi manca perchè possiedo un fiuto speciale per stare lontano dalle lesbicacce come te e comunque se mi capitano le prendo a calci in culo.
Cordiali saluti. E fai come me: ridici sopra invece di fare la guerra dei cognomi insultando maschi e femmine che non la pensano come te!
6 settembre 2006 0:00 - nauseata4
Sospettavo che dietro i vari pseudonimi si nascondesse un frocio marcio, invidioso perso della passera dal momento che lui i maschi li può solo adescare e non certo farci una famiglia.

Per il resto, si commenta da sè: basta leggere i suoi vaneggiamenti contro le "femmine" (manco donne ci chiama, tanto gli brucia!!) per capire, poverino, come sta ridotto male!
6 settembre 2006 0:00 - che ridere...
Se ti viene da piangere è di sicuro per la tua situazione familiare, visto che ricerchi la felicità nel cambio di cognome dei tuoi "poveri" figli.
A me invece, continui a far ridere, perché si, le situazioni fuori dalle normali realtà quotidiane come quelle delle donne che vogliono sembrare virili e degli uomini scontenti della loro virilità, fanno proprio ridere.
E poi, diciamoci la verità: più uomini ci sono come tuo marito, che si fa scippare persino il cognome e più campo libero rimane per gli "uomini" ancora degni di tale nome.
Sei tanto poco donna, anzi per l'esattezza "femmina" che non hai percepito nemmeno lontanamente che hai a che fare con un uomo "maschio", non come tuo marito che si fa plagiare da una lesbica, tanto da accettarla (se è vero, ma ho seri dubbi, tanto qui chiunque può scrivere ciò che vuole...) sia come compagna che come femminista. Io ti avrei presa a calci in culo, prima che rovinassi i miei figli con le tue idee nefaste.
Sono convinto anche io che ci possa essere più amore in una lesbica felice che in un'altra donna qualsiasi, (e si vede anche dalla passione che avete impiegato per disgregare la famiglia tradizionale a discapito delle altre VERE donne) e in effetti tu mostri di essere molto ferrata in questo campo. Altro che amore per un uomo meraviglioso!
Vedi cara pensionata lesbica e femminista, ho anche io una lunga esperienza di vita e conosco molto bene il comportamento di entrambi i sessi.
Voi femministe e lesbiche avete sfruttato la carica virile dell'uomo, di cui fate volentieri a meno, per imporre alle donne NORMALI, scelte che fanno comodo solo a voi. E ora volete anche rivendicare il diritto di considerare voi stesse le vere donne, e delle donniciuole, Giulia, Natalina, Debora, Licia ecc...
Il desiderio sessuale virile è così predominante (in effetti questa è la vera debolezza del maschio...), che quando l'uomo ha a che fare con donne frigide e poco femmine come te, pur di riuscire ad averle, scende a patti persino col proprio orgoglio e dignità (vedi come esempio tipico sotto, l'intervento del sig. Morbosetto..., o del sig. Antonio che secondo me è una lesbica come te!). Piano piano, si fa castrare mentalmente e completamente da voi virago che, una volta completata la vostra opera demolitrice, essendo sempre insoddisfatte per lo stato fisico e psicologico che la natura vi ha assegnato, siete pronte ad emigrare in cerca di ciò che non avete più. Con questo avrete conquistato la vostra libertà sessuale sino alla comparsa del primo segno di cellulite, dopodiché siete pronte per la schiera delle "desperate housewives" e ad accorgervi che non vi si fila più nessuno, allora andate nelle piazze e nei forum a rivendicare un cognome per i figli che nessuno di loro vuole.
E' inutile perciò che tu faccia della facile ironia tentando di sminuire con le iniziali minuscole nomi di persone che di certo sono delle vere DONNE. Ed è altrettanto inutile che tra le donne inserisca anche le lesbiche che saranno "forse" donne, ma non certo FEMMINE.
Se non hai mai provato la vera passione per un uomo dovresti fartela spiegare da quelle DONNE che tanto mostri di disprezzare e che per fortuna non sono come te. Forse hai ragione, però, ad essere come sei, se hai sempre trovato maschi disposti a farsi calpestare.
Una unione funziona bene quando i ruoli dei partner si compenetrano e si completano a vicenda creando un insieme che è molto più difficile attaccare dall'esterno. E questo è ciò che occorre per allevare ed educare in seno a questa unione dei figli, con qualche probabilità di buona riuscita.
Se poi, persone come te e la promotrice di questa inutile legge, ci tenete a schiacciare la testa agli uomini e alle altre donne che conservano ancora un briciolo di femminilità, è soltanto perché siete delle povere infelici e non accettate il vostro stato sessuale. Tutte le vostre rivendicazioni inutili, oltre a modesti vantaggi, hanno soltanto provocato i danni che oggi tutti possono verificare, come l'esempio citato dei 2.500 divorzi su 3.000 matrimoni. Avete creato un mondo in cui si può star bene solo come singles e odiate tutte le VERE donne che vorrebbero vivere felici in coppia, fedeli al loro uomo, e dedicarsi veramente alla famiglia.
5 settembre 2006 0:00 - Pierino la peste
Prima,fate tanti figli e poi penseremo per il cognome.
Fra un pò, non avrete neanche figli da dare il nome, immaginarsi il cognome.

Come diceva il Sig. Napoli "di mamma c'è nè una sola" (e sicura)
e se continuate, a dare il cognome del marito,il vostro figlio, saprà di avere anche un papà,tutto suo.
5 settembre 2006 0:00 - Morbosetto
Nauseata 3, posso condividere anch'io?

- Fratellino, lo sai che chiavi meglio di papà?...

- Si, me lo dice sempre anche la mamma!
5 settembre 2006 0:00 - nauseata3
Ah..ah..ah...che ridere!!! E' proprio confermato: "Che piangere" (la ribattezzo così dato quel che dice...) non capisce proprio nulla!

Sappia infatti che sono felicissimamente sposata con un uomo meraviglioso e splendido che, da moltissimi anni, condivide con me ogni cosa compresi quattro figli (tre femmine e un maschio), belli grandi e giudiziosi, i quali non trovano nulla di male nell'acquisire, a scelta, uno dei due se non addirittura entrambi i cognomi dei loro genitori, in segno di amore e affetto verso entrambi (e non di rivalsa verso il genitore meno amato).

Sono pensionata e di cose ne ho viste nella mia vita, e quindi posso affermare che c'è più amore in una lesbica felice e innamorata che in una donna "vera" ma malevola e maldicente come certe comari di paese!!!

Ah..ah..ah.. io invidiosa del pene, come direbbe Freud!?!
Sono orgogliosissima di essere donna, di come sono fatta, anzi, mi voglio bene per come sono donna, mi rispetto e chiedo rispetto.
D'altra parte non ho mai pensato di sposarmi per entrare in possesso dei genitali di un uomo: mi basta quello dei miei!!

Non sono mica come certe donnine che, frustrate, si riscattano nascondendosi dietro al maschio per parlare male delle donne "vere" (comprese le lesbiche), essendo invidiose non solo del pene ma, a quanto pare, pure della passera!!!
5 settembre 2006 0:00 - che ridere...
"che ridere..." capisce tutto quello che legge, quello che scrive la "nauseata", e anche quello che non scrive!
Il suo stato civile (della nauseata) non è tema di questa discussione, anche se di sicuro è la causa dell'odio verso il suo ex marito con relativo cognome, però si prodiga in deduzioni e illazioni (come faccio ora anche io giustamente con lei, per par-condicio) sulla vita privata della signora "Licia" (credo che la "L" maiuscola le sia dovuta almeno per educazione...), che, in ogni caso, non sembra aver chiesto i suoi commenti circa la propria situazione personale.
Il suo odio per il marito è giusto, mentre l'odio di Licia per la madre e cognome, è confinato a livello di trauma...
Immagino chissà quale trauma avrà subito lei per condurre una battaglia tanto futile che ha l'unico scopo di privare sua figlia del cognome del padre che a lei provoca tanta nausea.
Moglie e marito sono "giustamente" sullo stesso piano già da un ventennio (si fa per dire, perchè ormai la donna è privilegiata su tutto!), ma questo del cognome è soltanto l'ennesimo modo per ESAGERARE e fare le guerre anche ai mulini a vento.

P.S.
Quelle che tu chiami donnine e scrivi tutte con le iniziali minuscole sono le VERE donne rimaste tra voi tutte lesbiche, e che hanno pagato sulla loro pelle le vostre prepotenze sulla famiglia, ma nonostante vi dibattiate tanto, non riuscirete MAI ad avere quello che desiderate tanto, cioè UN PAIO DI PALLE e UN UCCELLO TRA LE GAMBE di vostra proprietà, anziché in comodato d'uso!
5 settembre 2006 0:00 - nauseata2
Come si vede "che ridere.." non capisce niente di quello che legge!!

Ho detto che, se l'uso del cognome materno viene considerato causa di effetti nefasti come l'ermafroditismo (leggiti quello che scrive a proposito natalina), allo stesso modo (con dire provocatorio, evidentemente) si può affermare che l'uso di quello paterno è causa di altre patologie.....
L'ironia, a quanto pare, non la conosce....

Per quanto riguarda il trauma di licia (la madre, sembra, l'abbia abbandonata), bé....è talmente chiaro il perché odi la madre e il suo cognome!!

Per quanto riguarda il mio stato civile, non è tema di questa discussione, né, qualunque esso sia, è causa della mia posizione: semmai non sopporto chi vuole a tutti i costi vietare agli altri una scelta che, personalmente, non farebbe mai.
La democrazia, a quanto pare, non le è di casa...

D'altra parte chiedo:
se la richiesta di usare il cognome materno viene considerata alla stregua di una rivalsa vendicativa da parte di donne frustrate/abbandonate/maltrattate dai mariti o uomini in generale, le quali mirano così alla dissoluzione della famiglia,
come fa' allora la "cara" "che ridere..." (alias debora, alias licia, alias le donnine) a giustificare e tollerare il divorzio?
Forse che è un'adultera incallita?

Come fa' a tollerare il nuovo (si fa' per dire..) diritto di famiglia che pone sullo stesso piano moglie e marito?

E se si ammette (ci mancherebbe altro...) che moglie e marito hanno gli stessi diritti/doveri, perché, allora, non accettare che entrambi i cognomi possano essere usati nei confronti dei figli
(lo ha affermato di recente pure la Corte Costituzionale)?

Pertanto, se coerente (e qui a me vien da ridere!),"che ridere..." dovrebbe essere contraria non solo alla parità fra i cognomi dei coniugi, ma alla parità in sè fra uomo e donna con buona pace di decenni di conquiste civili.
4 settembre 2006 0:00 - che ridere...
Questa si che mi piace: "l'uso del cognome paterno è causa della sindrome di Down, schiena bifida, ecc...".
Si dovrebbe pensare che con il cognome materno queste patologie non sarebbero esistite?
Queste che chiami donnicciuole sono addomesticate alla bisogna, solo perché sta loro bene mantenere il cognome del marito per i figli? O sei tu che hai nausea e ci fai carico dei tuoi problemi con tuo marito? Se non ti piacciono gli uomini, è inutile che ti scaldi tanto, sicuramente anche essi sapranno fare facilmente a meno di vipere come te!
P.S. Secondo me dallo psicanalista tu ci sei già stata molte volte!
4 settembre 2006 0:00 - nauseata
Alle controstronze di questo forum: debora, licia & Co.

Siete la rovina delle donne con i vs ragionamenti del cazzo (nel senso letterale).

Se ce l'hai tanto con tua madre, licia, vai dallo psicanalista invece di rompere li coglioni sbraitando contro l'uso del cognome materno. Non ci puoi fare carico dei tuoi problemi personali...

A debora chiedo invece: quand'è che avrebbe fatto 'sta indagine doxa fra le sue 3000 colleghe???? Lavora forse per Piepoli??? Invece di dire stronzate, lei, tacesse e ascoltasse sul serio le sue "3000 colleghe"!

A natalina domando: da quale fonte veramente scientifica ha appreso che l'uso del cognome materno è causa dell'ermafroditismo?
D'altra parte, debbo farle notare che, stante così le cose, potrei allora controbattere facendo osservare che l'uso del cognome paterno è causa di ben altre e molto più numerose patologie: sindrome di Down, schiena bifida, ecc....Come la mettiamo?

Queste donnicciuole, addomesticate alla bisogna, imparino a tacere e a non fare le "comari", spacciando per verità assolute emerite stronzate apprese in qualche reality tv!
4 settembre 2006 0:00 - Napoli
La più bella cosa per una donna è quella di dare il cognome al figlio di quel padre che la fecondata.


Il figlio, sà già di avere una madre e con il cognome, sà di avere anche un padre.

Altrimenti sarà un figlio di NN

3 settembre 2006 0:00 - Natalina
A quelle stronze che non mi credono.
Fate la ricerca sulla sindrome di morris e sugli ermafroditi.
Qesti problemi nascono con il procreare tra sanguinei.
Dare il cognome della madre e del padre,nel tempo succede che si possono sposare tra consanguinei.
I nati tra consanguinei fa nascere bambini strani.
Può succedere pertanto che a neonati geneticamente maschi venga attribuito il sesso femminile poiché presentano attributi genitali apparentemente femminili.
le anomalie della differenziazione sessuale possono essere di entità estremamente variabile ed esistono casi in cui davvero solo l'analisi genetica permette di attribuire il sesso.
Nai maiali il problema è da tempo molto diffuso,perchè con la fecondazione artificiale,può succedere di fecondare consanguinei,i maialini nascono tutti con le palle e la figa oppure con le tettine e il pisellino.
Ancora adesso in India in alcune regioni danno il cognome delle madri ai figli,sapete cosa succede?si accoppiano tra consanguinei per sbaglio.

Ancora oggi, in India, gli ermafroditi sono dei fuori casta,( Casta Matriarcale) e tuttavia hanno una propria collocazione sociale precisissima: la benedizione degli eunuchi(eunuco:uomo evirato da piccolo per malformazione) è molto richiesta, ben pagata, e considerata quasi indispensabile ed eccezionalmente efficace in ogni cerimonia: può cacciare gli spiriti malvagi, rendere fertile una donna, dare un buon augurio ai novelli sposi, assicurare alla coppia un figlio maschio.

3 settembre 2006 0:00 - Licia
Mia mamma si è separata da mio padre,per continue questioni.Immagenatevi se avevo il suo cognome adesso che vive con un'altro,la odierei per tutta la vita.
Vivo con mio padre e sono fiera di lui.
3 settembre 2006 0:00 - Debora
Dove lavoro io, siamo in 3000 donne, quasi tutte contrarie a quelle stronzate che portate avanti.
Su 3000 sono 2500 divorziate, per svariati e futili motivi,l'ultima si è separata perchè il marito aveva poca voglia di uscire di casa,dicendo che per incompatibilità di carattere non andiamo daccordo.
Pensate quanti problemi ci sono solo per mettere un cognome.
3 settembre 2006 0:00 - anticomunista
I comunisti italiani tanto avanti nel discutere dei diritti si dimenticano che nei paesi ex comunisti la moglie addirittura prende il cognome del marito perdendo il suo.
Ma qui predicano bene, dopo aver sostenuto il modello comunista (e qualcuno ancora lo fa)
3 settembre 2006 0:00 - tradizionalista
Ecco perché oggi non si vuole sposare più nessuno!
Quali sono i valori di questo tipo di donna che vuole privare di tutto l'uomo? E' diventato ormai IMPORTANTE anche privarlo del cognome?
Semmai, comunque, se proprio si dovesse affermare una "libera scelta", essa dovrebbe essere appannaggio dei figli e non delle madri!
A causa del rancore e dell'odio verso gli uomini di una minoranza di donne, sono state fatte leggi per svilire sempre più l'unione matrimoniale. Pur riconoscendo la necessità di alcune di esse, poi, la tendenza disgregatrice delle femministe e lesbiche, ha fatto in modo che, per tutti, oggi il matrimonio sia un completo errore. Nei casi di separazioni e divorzi, gli uomini vengono fuori bastonati, sempre come mucche da mungere, e sono costretti a mantenere per tutta la vita delle parassite, che si fanno mettere incinta al solo scopo di essere mantenute vita natural durante e a sbafo, per poi poter godere di una completa libertà, a spese altrui e senza lavorare.
La vera vostra necessità è quella di rendere gli uomini completamente castrati, ma la realtà è che dopo esserci riuscite, andate poi a cercare altri uomini "con veri attributi" che hanno saputo mantenere integra la propria dignità. E questo, le varie signore Natalina, Debora e Licia lo avranno già capito e tentano solo di salvare il salvabile e pensano alle cose concrete invece che disgregare famiglie e istituzioni per CAPRICCI insulsi. E loro sono le VERE donne che tengono le famiglie unite!
E Lei, signora "dead", che si spertica in complimenti per chi vuole piacerLe per forza, dopo aver letto qualche parola di comodo, sembra, per una cosa così futile, aver vinto la lotteria di capodanno. Non ha ancora capito che la "disparità" sessuale esiste, ed è proprio per questo che uomini e donne si uniscono e ciò fa parte della natura! (ma forse Lei intendeva "discriminazione" che è proprio ingiusta, ma che in questo argomento non c'entra). Non si illuda troppo ad elogiare qualcuno che vuole solo fare il "piacione" e che, non è detto sia veramente un uomo: a parte il suo modo di "gridare" inutile, credo che, al massimo, possa assomigliare a quello che fa la pubblicità dove il single mostra alla vicina, per conquistarla, come si pulisce il lavandino col prodotto sgrassante (tipico atteggiamento viscido e mellifluo di uomini che hanno ben poco di virile, ma che comunque funziona con certi tipi di donna, che, queste si, spero di non dover mai incontrare). E se proprio si sente "morta", se la prenda con chi l'ha "uccisa", invece di tentare di annichilire tutto il genere umano maschile.
31 agosto 2006 0:00 - Dead
Per ANTONIO

MILLE GRAZIE E ANCORA MILLE GRAZIE per quello che dici!!!

E' proprio vero che le donne, o meglio, "CERTE" donne come debora e licia sono esse stesse causa dell'emarginazione che, però, "TUTTE" le altre donne sono poi costrette a subire in nome di una presunta superiorità degli uomini che, imposta per principio dall'esasperato narcisismo degli interessati, è stata (ed è) nei fatti avallata e sostenuta proprio e in primis dalle loro brave donnine, meglio se legittime mogliettine.

Non a caso sono proprio le madri, "certe" madri a educare alla discriminazione i maschi sin dall'infanzia: quante "mammine" premurose, per es. si fanno aiutare in casa dai figli maschi? Quante li educano al rispetto non solo dell'"altro" ma in particolare delle "altre"?

Che c'entra questo con l'attribuzione del cognome? C'entra eccome, poiché è grazie ad una tale educazione che si rende "naturale" il principio della disparità sessuale con tutte le sue conseguenze.

D'altra parte, tornando all'attribuzione del cognome ai figli, si tratta semplicemente di dare LIBERTA' di SCELTA ai genitori e nulla più.

Ma poiché "certe" posizioni proliferano nella grettezza......la libertà di scelta è concetto troppo alto per essere capito!
31 agosto 2006 0:00 - ZaZaan!
Bravo Francesco!

Meglio il cognome della mamma che il solito "ET"
(sta per Elenco Telefonico, non per ExtraTerrestre!)
30 agosto 2006 0:00 - Tre volte buono
Perché la mia compagnuccia vuol dare a nostra figlia ventitré cognomi?
30 agosto 2006 0:00 - ANTONIO
LA MIA COMPAGNA DESIDEREBBE DARE IL SUO COGNOME O IL DOPPIO COGNOME A NOSTRA FIGLIA. QUESTO NON MI STRAVOLGE, NON MI TOGLIE NULLA, NE CREDO LO POSSA TOGLIERE IN FUTURO A NOSTRA FIGLIA. NON HO BISOGNO DI SENTIRMI MACHO, CREDO CHE BASTI ESSERE UOMO, E MAGARI AVERE LA FORTUNA DI NON INCONTRARE MAI NELLA VITA DONNE COME DEBORA E LICIA. L'ESALTAZIONE DEI LUOGHI COMUNI E DELLA CULTURA DELL'AGGRESSIVITà. SCAMBIATE QUALCHE DOLCEZZA IN PIù CON I VOSTRI UOMINI (SE LI AVETE, E NE DUBITO!), E SE AVETE O AVRETE DEI FIGLI, COMMENTATE CON MENO SUPERFICIALITà QUELLO CHE VI ACCADE INTORNO, MA ANCHE QUI DUBITO CHE RIUSCIATE AD INTERESSARVI A QUALCOSA IN PIù DEL GRANDE FRATELLO O DEL TRAPIANTO DI CAPELLI DI BERLUSCONI. LE DONNE DOVREBBERO SENTIRSI IMBARAZZATE DA QUELLE COME VOI.
27 agosto 2006 0:00 - Licia
brava Debora finalmente qualcuno che ne capisce di donne,dall'analisi transazionale quella Poretti li voleva nascere uomo,per me deve essere lesbica,come meta del governo di adesso.
26 agosto 2006 0:00 - Debora
Ma che minchia è stà Poretti e una lesbica come la Rosy Bindo,basta rovinare,gli men,gli avete resi tutti froci,ormai tutti vogliono assomigliare a noi donne.No si trova un macho neanche col binoccolo.Tutti mammoni,senza palle e per di più coglioni.
Anche questa voleva nascere uomo.
26 agosto 2006 0:00 - francesco
"mater semper certa est; pater nunquam".Il noto aforisma, di un popolo che la sapeva lunga, mi induce ad essere favorevole a che ad un figlio nato da un rapporto di coniugio o da un rapporto extraconiugale, venga attribuito il cognome il nome della genitrice (semper certa) o non quello del genitore di cui non v'è certezza. Questa è la mia opinione con il doveroso rispetto per tutte le altre espresse in materia.
25 agosto 2006 0:00 - Pierino
I documenti archeologici provano che i cinesi vivono sulla loro antica terra già da un 1 milione di anni, tuttavia la storia dei cognomi risale solo alla societa’ matriarcale, ossia a 5-6 mila anni fa. La caratteristica della società matriarcale è che la donna occupa una posizione dominante negli affari interni del clan, con l’applicazione del sistema matrimoniale esogamico. Per via del sistema, si presentò la necessità di distinguere la presenza o meno di rapporti diretti di CONSANGUINEITA’ fra i membri della società, da cui la nascita del cognome per indicare questo rapporto.Approssimativamente, 4-5 mila anni fa i cinesi, dopo aver attraversato la fase della società matriarcale, entrarono in quella della società patriarcale,per i motivi ben noti,infatti con l'aumento della popolazione,aumentava l problema dei consanguinei.
Rapporto tra consanguinei non è solo un problema religioso ma anche scientifico.

25 agosto 2006 0:00 - Natalina
Io spero che non cambi nulla.
Pensate quante liti ci sono già nelle coppie per cose banali,figuriamoci se dobbiamo anche discutere sul cognome.
Purtroppo siamo state e saremo la causa di tutte le guerre di questo mondo.
Vi racconto la storia di miei vicini di casa,tanto per capire le donne,due fratelli si costruiscono la casa bifamigliare tipo villaschiera,tutto bene prima del matrimonio,appena arrivate le donne hanno costruito un muro divisorio alto 3 metri da una casa all'altra, vanno più dall'avvocato che in giro a divertirsi.
Queste siamo noi donne.
24 agosto 2006 0:00 - Ants
Spero che, qualunque cosa accada, rimanga alla moglie il diritto di scegliere di aggiungere ufficialmente al proprio cognome quello del marito se lo desidera. Sono a favore della scelta, e non dell'obbligo, sia che sia l'obbligo di portare il cognome del marito, che l'obbligo di non portarlo. Penso che in generale la scelta libera sia il principio da seguire in assenza di effetti deleteri di alcuna delle scelte possibili. Non rimpiazziamo una restrizione con un'altra!
19 agosto 2006 0:00 - Pierino
Abbiamo già abbastanza disgrazie in Italia,non avete niente altro da fare,gia con il divorzio all'italiana e un casino per le baruffe,tra patner.
Vi dichiaro Marito è Moglie fin che morte non vi separi.Infatti due sposati con la separazione non finiscono mai i problemi fino alla morte di tutti e due,dico tutti e due ,perchè ci sono dei casi che dopo morto uno,vanno a chiedere la pensione all'altro,magari alla nuova amante.

Cosa buttiamo TESTA o CROCE
per dare il cognome.

Io abolirei il matrimonio,e la gente che conviva con chi vuole e quando vuole.
19 agosto 2006 0:00 - Maschilista sfegatato
Io delle donne guardo solo Il culo
19 agosto 2006 0:00 - tradizionalista
Si può accettare come problema esistente un cognome ridicolo, volgare, offensivo etc. ma quando non esiste una ragione valida, non vi è motivo di modificare le modalità di trasmissione dei cognomi.
Seppure non si tratta di scelte legate al "divino" né "medico-igieniste" essendo una semplice "convenzione" tramandata, non si concepisce il perché doverla complicare.
Come a nessuno viene in mente (se non per un allineamento), di modificare la CONVENZIONE di guida dei veicoli "tenendo la destra" per gran parte di paesi del mondo, o "tenendo la sinistra" per i paesi Anglo-Sassoni. Non si può trasformare in PRIVILEGIO una semplice convenzione e farne oggetto di battaglie femministe.
Resta il fatto che per qualcuno questo è un problema "sentito", soltanto perché a monte del tutto vi è rancore, disprezzo, odio, o desiderio di rivalsa verso il partner.
P. S. Mia moglie non ha mai chiesto di cambiare o condividere il cognome dei nostri figli con quello della sua famiglia. E se me lo avesse chiesto avrei preteso quanto meno, una spiegazione valida, dato che non considero l'attribuzione del cognome né una conquista e tanto meno un privilegio.
17 agosto 2006 0:00 - petra
Prediligere la linea paterna rispetto a quella materna nell'attribuzione del cognome è una consuetudine che si è imposta e mantenuta nel tempo per questioni puramente economiche ed ereditarie, poiché essa è legata (aspetto non secondario)a quella concezione della donna come "bene" (oggetto e non soggetto)che veniva "transato" dal padre al genero (dunque in linea maschile) all'atto del contratto di matrimonio.

Non si tratta perciò né di scelte legate al "divino" né di scelte "medico-igieniste" (nascono mostri perché ci si sposerebbe fra fratelli!!).

Si tratta semplicemete di una scelta fatta a suo tempo per convenzione sociale ma che oggi, come tra l'altro ha riconosciuto anche la Corte Costituzionale (mi pare), merita di essere rivista alla luce del nuovo impianto che ha ormai la ns famiglia:
al suo interno (per fortuna!!) la moglie ha gli stessi diritto (e doveri) del marito.
Dunque perché vietare l'attribuzione del cognome materno o quello di entrambi i genitori a chi avrebbe il piacere di effettuare questa scelta?

Invocare perciò chissà quali sconvolgimenti apocalittici (nascerebbero mostri!!), o insultare coloro che sono a favore di tale provvedimento (sono sposate con un gay! il figlio se lo faccia da sola!!) è il modo più inutile per affrontare una questione che, non per tutti d'accordo, ma comunque per molti è sentita come fondamentale.



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