Siamo già incasinati così come siamo in ITALIA,ci manca
solo incasinare i cognomi. Io sono fiera di dare il
cognome di mio marito, al figlio. Io penso che sono
favorevoli,quelle donne che si sono sposate un GAY,oppure un
mostro.
14 agosto 2006 0:00 - maschio
mi scusi Natalina ma questo è proprio un falso problema..
allo stesso modo se il parente è dalla parte della mamma
con le regole di oggi non porterà lo stesso cognome e
quindi non lo saprò. In entrambi i casi avrò dei parenti
con cognome diverso, è nella natura stessa delle cose.
Così come non è detto che a due cognomi uguali corrisponda
un rapporto di parentela. Discutiamo di cose serie che
è meglio.
14 agosto 2006 0:00 - tradizionalista
A petra.
Non risulta che finora la tradizione di
dare il cognome paterno abbia fatto morire qualcuno o
provocato danni. Visto che la cosa ti interessa
particolarmente, ti scaldi tanto e ti senti protagonista
esclusiva dell'unione di due individui, perché il
figlio non te lo fai da sola e gli metti il cognome che
vuoi? Per una coppia affiatata il tuo problema non
sussiste.
14 agosto 2006 0:00 - Foscari Natalina
Io sono fermamente contraria perchè non è un fatto di
maschilismo!!!
E' vero quello che dice
Pierino, nascono fenomeni, io ho una fattoria e le mie
scrofe quando vengono fecondate con i fratelli succede che
nascono possedendo ambedue i sessi,e così prendendo il
cognome della madre può capitare a lungo andare,che si
sposino tra consanguinei e riempiano il mondo di viados.
Mettiamo il caso che una cugina sia di cognome Rossi i
figli li affida il cognome Rossi Il padre si chiama
Bianchi. Un giorno un figlio va ad abitare in una
città lontana e senza volerlo si innamora di una
bianchi,che non lo sa che è sua cugina,lei rimane
incinta,può accadere che nasca un FENOMENO(gergo Agricolo
per dire che ha due sessi, gergo scientifico
ermafroditi) Non per niente in Brasile usando i due
cognomi ci sono molti ermafroditi
Ciao Natalina
14 agosto 2006 0:00 - alida
su questa modifica sono daccordo,ma a mio parere prima di
questa legge,prima di ogni altra legge sulla famiglia
bisognerebbe porre fine al ridicolo divorzio italiano che
arriva dopo tre anni. quando due persone si
lasciano,raramente tornano insieme e questo divorzio così
protratto nel tempo non fa altro che inasprire ancora di
più i rapporti,poichè impedisce a entrambi i coniugi di
rifarsi una vita.pensateci
12 agosto 2006 0:00 - maschio
dare il suo cognome quale marchio "di
fabbricazione" in esclusiva!!!
ecco il
problema, la vostra è una semplice voglia di rivalsa, di
attaccarsi più alla forma che al contenuto. e così di
fatto trattate il bambino come un oggetto da possedere
infine, nessuno vi obbliga a credere nella chiesa e
nella religione
12 agosto 2006 0:00 - petra
A tutti i maschi: i figli li partoriamo noi, li svezziamo,
li nutriamo, li educachiamo sino e d oltre la maggiore età
solo (e da sole) noi, mentre il maschio che fa' in tutto
ciò?
"Dona" (?!?)il suo spermatozoo
per il giusto tempo che serve (pochi millesimi di secondo)
e, per il resto, se ne infischia, però...vuole tutti i
riconoscimenti, compreso il più eclatante: dare il suo
cognome quale marchio "di fabbricazione" in
esclusiva!!!
E' ora di riappropriarci di
ciò che è nostro per natura e pure per logica: il
caos chiamato in causa da imbecilli come quello che riporta
l'esempio dei "mostri" che nascerebbero per
via della confusione ingenerata dal doppio cognome (materno
e paterno), è solo frutto di un maschilismo becero e
patologico dettato dal solito malato narcistismo
maschile,
così come sarebbe il caso di lasciare
in pace gesù, dio e i santi, invocati a garanzia di tale
consuetudine, poiché, se gesù avesse voluto che tutto
si svolgesse fra maschi e in nome dei maschi, avrebbe
evitato di nascere da una donna e, soprattutto, sarebbe
stato ricordato con il "cognome" di giuseppe.
E' cosa nota (mi pare) che gesù non abbia avuto
un cognome, anzi, per tutta la sua vita fino alla croce al
suo fianco ebbe solo la madre!!!
Oltre che
ignoranti, certi maschi diventano pure blasfemi pur di
sostenere le loro tesi malate, e mi riferisco anche a certa
parte del mondo ecclesiastico, causa e rovina delle donne e
dei soprusi che esse subiscono da millenni.
12 agosto 2006 0:00 - maschio
Camilleri.. ma con tutte le cose serie a cui aspirare, visto
che alle donne non sono impedite le aspirazioni, vi legate
tanto ad un cognome? Tutto qui quello che vorreste
ottenere?
11 agosto 2006 0:00 - Pierino
Sapete perchè in brasile ci sono I cosidetti FENOMENI cioè
uomini che possiedono cazzo e la figa (per i semplici
lettori) Le madri danno il cognome ai figli.
E' cosi che negl'anni si sposano tra consanguinei e
nascono i mostri. Il cognome al maschio è stato dato
5000 anni fa già in Cina proprio per non incorre a questi
spiacevoli problemi
3 agosto 2006 0:00 - Cammilleri fortunata
Non voglio stare a sottilizzare citando, magari uno per uno,
quegli articoli che dovrebbero essere sostituiti da altri
più all'avanguardia nel diritto di famiglia che vedono
la donna riappropriarsi un po' di quei diritti legittimi
da cui, forse millenni fa, è stata espropriata. Voglio
solo mettere in risalto l'importanza
strategico-simbolica che avrebbe un simile atto nella
crescita psichico-curturale delle donne, ancora orfane di
diritti misconosciuti, dopo essere state abbandonate ad un
destino di violenza e di soprusi, dove unico protagonista è
stato, e per certi aspetti è ancora, il maschio. Ho
bisogno di vedere cambiamenti tangibili che mi diano il
senso e la direzione dei mutamenti in atto in questa
società, purtroppo, ancora, di soli maschi. Un
saluto Fortunata Cammilleri
27 luglio 2006 0:00 - Piero
E' una ottima pdl. Semplice, facilmente applicabile,e
(tra l'altro) poco costosa in termini di applicazione
(penso ai complessi software dei servizi demografici, che
ben conosco).
Realizza una
"completezza" del nome, e non riesco proprio a
vedere come possa sollevare "guerre sante" tra
sostenitori del femminismo e dell'antifemminismo.(no
comment alle volgarità vioste sul forum)
Non mi
piace però che ai genitori sia lasciata la facoltà, anche
se di comune accordo, di assegnare alla prole un solo
cognome: io vedo il doppio cognome come un diritto di chi lo
riceve.
18 luglio 2006 0:00 - Masculo
Donne,toglieteci anche la possibilità di dare il cognome ai
nostri figli ma continuate a darci la fica.Senza cognome si
può vivere ma senza fica no.
17 luglio 2006 0:00 - furbo
AVETE VISTO CHE E' FEMMINISMO?
17 luglio 2006 0:00 - laura
se ne parla ormai da parecchio ma mi pare che non si arriva
al dunque. a che serve il ministero delle pari opportunità
se non viene riconosciuta alle donne nemmeno la loro
maggiore fatica? votate questo DDL in parlamento e
cerchiamo di andare avanti!
11 luglio 2006 0:00 - Alex
ah, la donna si sentirà realizzata quando ci sarà un
codice alfabetico uguale al suo accanto a quello del figlio!
Questo sì che è importante e determinante per la vita.
11 luglio 2006 0:00 - Lucia Faleri
Sarebbe anche l'ora che questa legge passasse. Bisogna
muoversi donne, per ottenere i nostri diritti. Chi fosse
interessata con altre amiche di un altro forum abbiamo fatto
una petizione telematica a tal fine. Se qualcuno vuole il
testo può scrivermi a [email protected]
9 luglio 2006 0:00 - Laura Diafani
Quanto tempo bisogna aspettare ancora per l'adeguamento
della normativa italiana a quella europea per
l’attribuzione e la trasmissione del cognome materno ai
figli riconosciuti da entrambi i genitori, da noi ancora
ferma a una concezione anacronistica del diritto di famiglia
contraddistinta dalla prevalenza della figura del capo
famiglia (per i più cancellata dalla riforma del 1975, che
affermò il principio di parità tra coniugi nel rispetto
del dettato costituzionale)?
E' una
normativa fortemente lesiva nei confronti della donna, che
non assicura condizioni di parità rispetto agli uomini e
con effetti gravissimi a livello culturale, URGENTE da
rivedere specialmente dopo la sentenza della corte
costituzionale dello scorso febbraio: finché non sarà
ovviato a questa vera e propria DISCRIMINAZIONE DI FORTE
SIGNITICATO CULTURALE, ogni discorso sulle pari opportunità
è inficiato alla base.
4 luglio 2006 0:00 - vincenzo del giudice
In realtà la norma odierna prevede che al figlio venga
attribuito il cognome che meglio può favorirlo nella vita
di società. Ciò perchè il giudice deve guardare
all'interesse dei figli sopra ogni altra
considerazione. Il fatto che statisticamente il
genitore maschio è colui che riconosce il figlio più tardi
e che pure gli dà il nome, è frutto solo dell'ancora
viva differenza sociale ed economica tra i sessi. Invero è
questo il punto sul quale si deve lavorare. Raggiunta
tale parità/uguaglianza sostanziale, allora la norma che
oggi si vuole cambiare, sarebbe eccellente sia nei riguardi
del figlio (che, ripeto, è da tutelare nei confronti di
tutti e quindi anche nei confronti dell'orgoglio dei
genitori) sia nei riguardi dei genitori stessi che avrebbero
"uguali diritti sostanziali" (oltre ai doveri, che
oggi vengono considerati anche prevalenti
dall'ordinamento) nei confronti dell'erede