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I MISTERI SUI FINANZIAMENTI DELLE STAMINALI ADULTE
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Iniziativa 
23 giugno 2006 0:00
 
Interrogazione dell'on. Donatella Poretti, deputata Rosa nel Pugno

Firenze, 23 Giugno 2006. Trasparenza sull'assegnazione di fondi per le ricerche con le cellule staminali da parte dell'Istituto Superiore della Sanita' e richiesta al Governo di annullare un bando istituito nel 2001 da 7,5 milioni di euro. La "Commissione sulle staminali", presieduta da Enrico Garaci, composta da 12 componenti avrebbe assegnato finanziamenti a piu' progetti i cui responsabili erano gli stessi componenti della commissione; i progetti finanziati, i componenti della commissione e tutto cio' che informava sul bando e' letteralmente scomparso dal sito Internet e non rintracciabile in altro modo. E' questo il senso dell'interrogazione presentata da Donatella Poretti, deputata Rosa nel Pugno, realizzata in collaborazione con l'Associazione Luca Coscioni.

Interrogazione a risposta in Commissione 5-00014
presentata da DONATELLA PORETTI martedì 6 giugno 2006 nella seduta n.009

PORETTI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:

nel novembre 2001 il Ministero della salute, istituiva, presso l'Istituto superiore di sanità (ISS) la «Commissione sulle staminali», presieduta da Enrico Garaci, presidente dell'ISS come diffuso nel comunicato numero 442, la Commissione risultava composta da 12 membri;

tale Commissione decideva l'erogazione di un finanziamento di 7,5 milioni di euro, da erogare nei tre anni successivi in tre progetti per la durata di un biennio;

i tre bandi erano interamente dedicati a proposte di ricerche sulle staminali adulte (umane e da animali) e sulle staminali embrionali animali (escludendo quindi le embrionali umane);

nel dicembre 2002, scadeva il termine per la presentazione dei progetti al primo bando dedicato alla ricerca di base sulle staminali e sarebbero poi seguiti gli altri due bandi, uno dei quali, si leggeva sul sito web dell'Istituto superiore di sanità, sicuramente dedicato alla creazione di banche di cellule staminali, attività di interesse di molti dei membri della commissione;

al primo bando del 27 settembre 2002, la Commissione ricevette e giudicò 137 progetti che ricevettero notifica ufficiale di finanziamento nell'ottobre 2003;

risultò evidente secondo l'interrogante il conflitto d'interesse che emergeva in riferimento alla composizione della commissione e alla presentazione di progetti da finanziarie riconducibili direttamente o indirettamente a centri di ricerca cui appartengono gli stessi membri della commissione presentati dai componenti o ricercatori che lavoravano con gli stessi;

nonostante le ripetute richieste di spiegazioni da parte dei partecipanti esclusi ad oggi nulla è stato chiarito;

nell'aprile 2004, la commissione finalmente - a seguito di sollecitazioni - pubblicava i risultati dei progetti finanziati al primo bando. Questa lista, temporaneamente resa disponibile sul web, evidenziava come alcuni membri della Commissione avevano presentato anche 5-7 progetti, utilizzando il fatto che ciascuno poteva elaborare un progetto come capogruppo (su due gruppi partecipanti) ma anche uno come secondo intestatario, sistema adoperato anche per i propri associati/ricercatori (nomi degli associati individuabili attraverso le pubblicazioni e le conoscenze della composizione dei gruppi di ricerca). La probabile cifra ottenuta per ciascun progetto finanziato poteva essere di 150-250 mila euro (massimo consentito 400.000 totali per due anni), a fronte di 3-4 pagine di testo che documentava la ricerca;

se si prenda ad esempio il professor Angelo Vescovi, membro della Commissione, egli ha presentato il progetto numero 118 come responsabile, il 120 come corresponsabile, del 108 era responsabile la dottoressa Galli una ricercatrice che lavorava presso il suo laboratorio, il numero 86 con corresponsabile ancora una volta la dottoressa Galli, il 17 con corresponsabile il dottor Gritti (che all'epoca lavorava anch'egli nel laboratorio di Vescovi). Lo stesso dicasi per il professor Cesare Peschle, che risulta responsabile del progetto 65 e corresponsabile dei progetti 114 e 136;

a maggio 2004 a seguito di continue segnalazioni effettuate dagli operatori nel settore sui fatti illustrati, dal sito web dell'Istituto superiore di sanità non risulta più disponibile il comunicato 442 con la composizione della commissione;

risulta ancora più misteriosa la situazione del secondo e del terzo bando. È probabile che la scadenza per la sottocommissione al secondo bando dei progetti relativi alla criopreservazione e allo stoccaggio di cellule dovesse essere novembre 2004, con approvazione prevista per marzo-aprile 2005 e la successiva comparsa di un documento al link relativo al secondo bando che nessuno è mai stato in grado di aprire;

sul terzo bando regna il mistero più assoluto. Non si è mai saputo nulla delle assegnazioni economiche e delle tematiche. Infatti, le continue richieste di delucidazioni da parte della comunità scientifica hanno portato lo scorso maggio-giugno 2005 alla sparizione totale dal sito web dell'ISS di qualsiasi informazione relativa alla Commissione, ai bandi aperti, nonché ai fondi assegnati e da assegnare. A Demetrio Neri (Università di Messina), che a maggio 2005 chiese come mai non vi fossero più informazioni sul sito web dell'ISS, il misterioso indirizzo e-mail che solitamente replicava firmandosi «Commissione cellule staminali», rispondeva, da un altro indirizzo posta (con estensione «alice.com»), che la scomparsa di informazioni era legata al fatto che i tre bandi erano chiusi e le assegnazioni espletate e quindi non vi era più nulla su cui informare;

per i progetti del primo bando, con scadenza dicembre 2002, sono stati erogati finanziamenti con termine ultimo per la rendicontazione economica e scientifica a dicembre 2005 e presumibilmente gli altri due bandi, iniziati dopo, contemplano attività di ricerca ancora pienamente in corso;

in occasione delle prime percezioni dell'esistenza di anomalie nelle modalità di lavoro di questa commissione, alcuni ricercatori finanziati al primo bando, tra cui la professoressa Elena Cattaneo del Dipartimento di scienze farmacologiche e Centro di eccellenza per le malattie neurodegenerative dell'Università di Milano, avevano chiesto per iscritto al Presidente Garaci e alla Commissione che il bando venisse annullato e la selezione dei progetti fosse rifatta adottando procedure che impedissero a coloro che sottoscrivevano un progetto di giudicare i progetti sottomessi da altri colleghi e che tenessero conto della liceità di una sottomissione di progetti da parte di Membri della stessa commissione che decideva dei finanziamenti e tale richiesta è stata ignorata;

con particolare riferimento alla lettera della professoressa Elena Cattaneo indirizzata al professor E. Garaci in data 28 marzo 2003 si legge (dall'inglese): «infine resta responsabilità di ogni singolo Membro della commissione decidere se queste procedure siano state sufficientemente chiare o piuttosto sufficientemente distorte da giustificare la cancellazione del bando in corso e la sua conseguente riapertura con criteri nuovi e trasparenti, che tengano conto anche della valutazione di richieste di contributo sottoposte alla commissione da membri della Commissione stessa (...) o se invece non sia il caso di modificare le decisioni finali tenendo conto degli evidenti conflitti di interesse» -:

se il Governo non ritenga pertanto opportuno, nel rispetto del principio di uguaglianza, che debba essere annullato il bando e che debba essere rifatta la selezione dei progetti adottando procedure trasparenti e pubbliche, che impediscano a coloro che presentano un progetto di giudicare i progetti presentati da altri colleghi e che non consentano che una sottomissione possa valutare progetti presentati da membri della medesima commissione che decide anche sui finanziamenti stessi. (5-00014)
 
 
 
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