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Garante Privacy. Relazione annuale: un milione di euro di proventi per multe
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Notizia di Irene Testa
2 luglio 2009 0:00
 
La messa in sicurezza delle grandi banche dati pubbliche e private; la protezione dei dati giudiziari; le banche dati del Dna; il settore della sanita': il sistema delle telecomunicazioni; il corretto rapporto tra diritto di cronaca e dignita' dele persone; le esigenze di semplificazione per imprese e P.a.; i trasferimenti dei dati all'estero. E ancora: le telefonate pubblicitarie indesiderate; la videosorveglianza sempre piu' estesa; la tutela dei minori; Internet e il fenomeno dei social network; il controllo dei lavoratori.
Sono solo alcuni dei principali e complessi settori nei quali il garante ha assicurato il suo intervento nel corso del 2008 a difesa dei diritti fondamentali dei cittadini, i cui risultati sono stati presentati in Senato.
I proventi per multe riscossi sono stati oltre 1 milione di euro. Effettuate 500 ispezioni.
A questo link la relazione
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A questo link il discorso del Garante
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I provvedimenti collegiali adottati nel 2008 sono stati 524, rileva la relazione.
Rilevante incremento si e' registrato nelle risposte a segnalazioni e reclami, passate dalle 3.078 del 2007 alle 5.252 del 2008 (in particolare, riguardo a telefonia, sanita', credito al consumo, Internet, giornalismo, videosorveglianza, pubblicita' indesiderata).
I ricorsi presentati al Garante sono stati 321 (in maggioranza relativi a banche e finanziarie, datori di lavoro pubblici e privati, amministrazioni pubbliche), mantenendosi stabili rispetto al 2007.
Si e' data risposta a 1.058 quesiti posti da soggetti pubblici e privati (in maggioranza riguardanti sanita', trasparenza amministrativa, videosorveglianza, fascicoli personali dei dipendenti).
Il Collegio ha reso 21 pareri al governo e al Parlamento (in materia di banche dati e di informatizzazione della Pubblica Amministrazione, attivita' di polizia, giustizia, banche e imprese).
Le ispezioni effettuate sono state 500 registrando una progressione costante. I controlli hanno riguardato numerosi settori, con particolare riguardo ai sistemi di videosorveglianza, agli istituti di credito, all'amministrazione finanziaria, agli operatori telefonici, alle cliniche private.
Le violazioni amministrative contestate sono aumentate del 30% raggiungendo le 338 del 2008. Un parte consistente ha riguardato le attivita' promozionali indesiderate o attivazione di servizi non richiesti tramite call center.
I proventi riscossi a titolo di pagamento delle sanzioni sono passati da 814.625 euro del 2007 a 1 milione e 62mila euro. Oltre 335 mila euro sono stati pagati per estinguere il reato in materia di misure di sicurezza.
Sono state approvate importanti linee guida: in particolare, riguardo all'attivita' dei periti e dei consulenti dei magistrati, all'attivita' degli amministratori di sistema, alle sperimentazioni cliniche dei farmaci, al fascicolo sanitario elettronico.
Il Garante ha adottato anche alcuni provvedimenti generali per specifici settori: in particolare, la messa in sicurezza dei dati di traffico telefonico e telematico conservati a fini di giustizia; la 'rottamazione' sicura di pc e cellulari; la semplificazione per imprese e P.a. delle procedure per l'adozione delle misure di sicurezza; la semplificazione degli adempimenti in caso di fusioni e scissioni societarie.
E' stato inoltre varato il Codice di deontologia per le investigazioni difensive, che fissa le tutele per il trattamento dei dati personali dei clienti da parte di avvocati e investigatori privati.
Gli interventi piu' rilevanti nel 2008, riporta la relazione del Garante, hanno riguardato molteplici e delicati ambiti.
- Telecomunicazioni (conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico, misure di sicurezza per le intercettazioni, bollette telefoniche con ultime tre cifre in chiaro).
- Giornalismo e informazione (cronache giudiziarie, tutela dei minori e delle vittime di violenza, notizie sui minori adottati, dati sullo stato di salute e sulla vita sessuale, archivi giornalistici on line).
- Marketing (telefonate indesiderate e call center, attivazione di servizi non richiesti, 'profilazione' a fini commerciali di utenti e clienti, 'carte di fedelta'' della grande distribuzione).
- Pubblica amministrazione (misure di sicurezza per l'Anagrafe tributaria, accertamenti fiscali, trasparenza degli emolumenti pubblici, interconnessione e sicurezza delle banche dati, redditi on line).
- Sanita' (sperimentazioni dei farmaci, fascicolo sanitario elettronico, 'scontrino fiscale parlante', dati sulla salute on line, uso dei dati generici, riservatezza nelle strutture sanitarie, uso delle reti telematiche).
- Lavoro (sistema di rilevazione biometrica, navigazione in Internet e controllo dei lavoratori, sistemi di videosorveglianza, dati on line, cedolini dello stipendio).
- Giustizia e polizia (misure di sicurezza per gli uffici giudiziari, banche dati Dna, Ced del Dipartimento di P.s., periti e consulenti dei giudici, censimento nomadi).
- Nuove tecnologie (geolocalizzazione, Google street view e servizi satellitari, software spia applicabili ai cellulari).
- Internet (Facebook e social network, motori di ricerca, illegittima conservazione dei dati sulla navigazione in Internet, condivisione files musicali).
- Scuola e universita' (pubblicita' scrutini e voti scolastici, preiscrizioni universitarie).
- Vita sociale (sistemi di videosorveglianza nei condomini, telecamere negli spogliatoi, propaganda elettorale).
- Sistema impresa (semplificazione adempimenti, trasferimento dei dati all'estero, azionisti e accesso al libro soci).
- Sistema bancario, finanziario e assicurativo (semplificazione adempimenti per sistemi di informazione commerciale, accesso e utilizzo ai dati dei clienti delle banche, misure di protezione, sistema antifrodi).


 
 
 
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