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LEGALIZZARE GLI SPINELLI. PREFERIREI CHE MIA FIGLIA SI FACESSE UNO SPINELLO PIUTTOSTO CHE VENISSE PICCHIATA... ANCHE UNA SOLA VOLTA
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Notizia 
23 maggio 2006 0:00
 

Dichiarazione dell'on. Donatella Poretti, deputata Rosa nel Pugno

Il neo-ministro per la Solidarieta' sociale, nel ribadire la sua volonta' di depenalizzare il consumo di droga e di distinguere fra droghe pesanti e droghe leggere, ha dichiarato che di spinello non si muore. A questo risponde Alessandra Mussolini, che, sconcertata, bolla Ferrero come una minaccia per le giovani generazioni. "Anche picchiare un bambino, se fatto solo una volta, non fa poi tanto male", argomenta il leader di Alternativa sociale.
La rivelazione di Ferrero, come si suol dire, e' pari alla scoperta dell'acqua calda. Che lo spinello non uccida e' verita' scientifica inconfutata ed inconfutabile. Se Mussolini si indigna per questo, non fa altro che negare l'esistenza dell'acqua calda. Oltretutto, insieme ai quattro milioni di consumatori italiani di cannabis ancora in vita c'e' l'esempio del leader del suo passato partito, ancora vivo e vegeto nonostante lo spinello caraibico. Nel confermare le parole di Ferrero, che non hanno bisogno di alcuna difesa, mi chiedo per quale motivo Mussolini paragoni fumare uno spinello a picchiare un bambino o a rubare. Chi fuma uno spinello fa male solo a se stesso, ai propri polmoni, e non certo ad altri. Come faccio male a me stessa, e solo a me stessa, se mi getto nuda nelle gelate acque del mare in una fredda giornata invernale o se fumo un pacchetto di sigarette al giorno. Davvero le parole di Ferrero sono una minaccia per le giovani generazioni perche' dice cio' che tutti sanno e molti fanno finta di non sapere?
Da madre, chiedo alla mamma Mussolini quale fra queste sia la minaccia piu' grave per i nostri figli: le parole di Ferrero o anni di carcere? Cerchero', come forse non fara' lei, di informare mia figlia sui pro e i contro degli spinelli, del tabacco, dell'alcool e di ogni altra droga legale o meno. Ma se la legge me la portera' via, rinchiudendola a lungo in un carcere, dove oltre al consumo regolare di stupefacenti si impara a delinquere per sopravvivere nel degrado, la vita di mia figlia sara' davvero per sempre rovinata. La minaccia piu' grave per un giovane non e' certo uno spinello, cara Mussolini, ma l'approccio violentemente repressivo della legge attuale... e comunque preferire che mia figlia si facesse uno spinello piuttosto che venisse picchiata... anche una sola volta.
 
 
 
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