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PILLOLA DEL GIORNO DOPO. SENZA RICETTA PERCHE' CI SIANO MENO ABORTI. DOPO GRAN BRETAGNA, FRANCIA E USA, ANCHE IL CILE PROMUOVE LA CONTRACCEZIONE D'EMERGENZA
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Notizia 
9 settembre 2006 0:00
 

Firenze, 9 settembre 2006

Dichiarazione dell'on. Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno

Alla lunga lista di Paesi che consentono la vendita e la distribuzione della pillola del giorno dopo senza ricetta medica si e' aggiunto il Cile. La presidente Michelle Bachelet -che guida un Governo composto dal partito socialista e dalla democrazia cristiana- ha infatti deciso insieme alla ministra della Salute, Soledad Barría, di distribuire gratuitamente e senza l'autorizzazione dei genitori, l'anticoncezionale d'emergenza alle ragazze che abbiamo compiuto almeno 14 anni. In un Paese dove la Chiesa Cattolica e' riuscita ad impedire l'approvazione di leggi che regolamentassero l'aborto e dove anche il divorzio ha dovuto transitare in Parlamento per anni prima di arrivare ad essere regolamentato nel 2003, la Conferenza episcopale non ha trovato altre parole che quelle di accusare le misure del Governo paragonandole a "quelle dei regimi autoritari che pretendono di regolare la vita intima delle persone dallo Stato".
Pur essendo proibito l'aborto si stima che siano 40 mila le adolescenti che ricorrano a queste pratiche in condizioni igieniche e sanitarie non adeguate. Dopo la Gran Bretagna e la Francia, anche gli Usa hanno deciso, con una disposizione della Fda (Food and drugs administration) di consentire la vendita in farmacia senza la presentazione della ricetta medica della pillola del giorno dopo, contraccettivo d'urgenza. Mentre in Gran Bretagna, oltre ad essere distribuita dal Sistema Sanitario Nazionale gratuitamente, puo' essere acquistata in farmacia da chiunque, in Francia la gratuita' c'e' anche in farmacia ma solo per le minorenni. Negli Usa questa pillola potra' essere acquistata senza ricetta dalle maggiorenni solo in farmacia e nei centri autorizzati, mentre per le minorenni sara' necessaria la prescrizione medica. Nelle scorse settimane ho presentato una interpellanza al ministro della Salute Livia Turco per sollecitarla a consentirne l'acquisto in farmacia senza ricetta medica e gratuitamente per le minorenni (clicca qui).
Come piu' volte denunciato da inchieste giornalistiche, si verifica, in particolare nel fine settimana, la difficolta' di farsi fare la ricetta medica anche negli ospedali pubblici che dovrebbero garantire questo servizio. Una difficolta' che con il trascorrere delle ore puo' tradursi nell'impossibilita' di fatto di assumere la pillola ed evitare cosi' una gravidanza non desiderata.
Cosi' come piu' volte rilevato dall'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori) -che in materia sono anni che sta portando avanti una campagna liberalizzatoria- si tratterebbe di un provvedimento, almeno all'origine, senza spese, abolendo i maggiori ostacoli all'uso di questa contraccezione: il timore di far sapere che si e' avuto un rapporto a rischio; timore che sussiste nonostante la diffusione di una informazione che arriva ovunque nella nostra vita, ma che evidentemente non scalfisce il pudore/timore culturale e sociale di far conoscere la propria condizione di "pericolo gravidanza".
 
 
 
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