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 U.E. - U.E. - RICERCA STAMINALI EMBRIONALI. LE MODIFICHE ALLA LEGGE NON SONO PATRIMONIO DI UNO SCHIERAMENTO POLITICO
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1 giugno 2006 0:00
 
Dichiarazione dell'on. Donatella Poretti, deputata Rosa nel Pugno

Firenze, 1 giugno 2006
In tutto il polverone che si e' alzato dopo l'interrogazione dell'Udc e la non-risposta del vicepremier Francesco Rutelli sulla questione delle cellule staminali embrionali, e' bene mettere dei punti fermi.
Che l'opposizione al Governo faccia il suo compito e colga qualunque occasione per cercare di mettere in difficolta' il Governo medesimo, e' nelle logiche dei fatti. Anche se, come hanno fatto essenzialmente i deputati Pierferdinando Casini e Gianluca Volonte', attribuendosi consensi popolari referendari che non ci sono mai stati l'anno scorso: gli italiani non hanno confermato la legge sulla fecondazione e sulla ricerca ma solo fatto sapere che quell'argomento, con lo strumento referendario, non era per loro interessante.
Prima di tutto confermo il mio plauso all'iniziativa del ministro Fabio Mussi a levare la firma dell'Italia dal "clubbino" di coloro che nella Ue non intendono finanziare la ricerca con le staminali embrionali: decisione che il ministro poteva prendere non essendoci alcun vincolo istituzionale e politico in senso contrario. E ricordo che l'esistenza di quel "clubbino" non negava la possibilita' che i soldi dei contribuenti europei finanziassero quella ricerca. Il punto fermo essenziale, invece, e' che, a livello istituzionale e civico si avvii un sereno dibattito e confronto fra le parti, perche' ognuno sappia di cosa stiamo parlando. Perche' ai muri fideisti si oppongano i ragionamenti. Confronto, come l'iniziativa del ministro Mussi, non impedito da alcun ostacolo politico e istituzionale, ma alimentato dalla volonta' di trovare punti di incontro oggi non previsti in alcun programma di Governo.
La modifica dell'attuale legislazione -che auspico- sara' possibile solo dall'incontro fra chiunque, nel Paese come in Parlamento, di maggioranza o di opposizione che sia, comprenda l'importanza di non lasciare l'Italia nell'oscurantismo di una ricerca scientifica oggi menomata e impedita, per dare speranze a malati altrimenti condannati. Essere stufi di ideologie che impediscono la speranza umana, non credo possa essere prerogativa di uno schieramento e, per esempio, ce lo hanno gia' dimostrato, nel passato referendum, esponenti oggi di opposizione come Gianfranco Fini e Ignazio La Russa, che avevano votato per le modifiche all'attuale legislazione.
 
 
 
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