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AUDIZIONE MINISTRO SALUTE IN COMMISSIONE AFFARI SOCIALI DELLA CAMERA. COSA FARE SUBITO PER DROGA, RU486, EPIDURALE, STAMINALI EMBRIONALI, FARMACI, EUTANASIA CLANDESTINA, TESTAMENTO BIOLOGICO
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Iniziativa 
27 giugno 2006 0:00
 
Intervento dell'on. Donatella Poretti, deputata Rosa nel Pugno, segretaria della medesima commissione

Firenze, 27 giugno 2006

Droga
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L'aumento delle quantita' massime consentite per l'uso personale di cannabis annunciato dal ministro e' un piccolo passo nella giusta direzione. Se il ministro realizzera' questo suo impegno in tempi brevi, potrebbe salvare dalla tragedia del carcere molti giovani (e sono tanti, tantissimi) che fanno uso ricreativo di questa sostanza innocua. Una situazione carceraria inoltre esplosiva da un punto di vista del sovraffollamento che necessiterebbe di un intervento come quello dell'amnistia, che i medici delle carceri definiscono un "atto di sanita' preventiva".
Al ministro Turco, un appello affinche' tenga duro nei suoi propositi e faccia immediatamente cio' che ha annunciato. E una considerazione: blocchi l'attuale legge per decreto, cosi' si bloccherebbero tutti gli aspetti negativi che vi sono contenuti, a partire dal fatto che ci debba essere una dose minima giornaliera, dose che gli italiani avevano gia' bocciato con un referendum. Sulle narcosalas credo sia opportuno che il ministro, vista l'estate gia' arrivata e il diffondersi di morti per overdose proprio in questa stagione, dia indicazioni ai singoli Comuni per come istituirle subito, visto che si tratta di una emergenza sanitaria in cui il Sindaco ha poteri di farlo.

Procreazione responsabile - RU486
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Per una completa applicazione della legge 194 e' utile l'aggiornamento delle tecniche per l'interruzione volontaria di gravidanza come previsto dalla legge stessa, e percio' non piu' solo l'intervento chirurgico, ma anche quello farmacologico.
Sono confortata che il ministro abbia difeso la sperimentazione della pillola abortiva RU486 in corso a Torino, ma sto ancora aspettando che dalle parole passi ai fatti: cioe' basta con la sperimentazione di un sistema abortivo gia' ampiamente sperimentato in tutto il mondo, e via all'autorizzazione alla sua commercializzazione.
Non c'e' problema di autorizzazione, perche' la ditta francese Exelgyn, come le ha gia' fatto rilevare l'Aduc (associazione diritti utenti e consumatori) ha avviato la procedura europea di registrazione che dovrebbe arrivare ad ottobre e, a quel punto, la Ru486 in vendita in Italia sara' perfettamente legale. Inoltre, quando il ministro Turco dice che l'aborto non si fa a domicilio, forse e' poco informata, perche' se dove essere cosi', significherebbe chiudere le porte agli aborti farmacologici. La pillola abortiva prevede proprio la somministrazione in due fasi, e abitualmente dopo la seconda (48 ore dalla prima) la paziente non ha necessita' di alcuna ospedalizzazione Se alla Ru486 gli leviamo questa prerogativa (aborto domestico), significherebbe, per esempio, sempre nel rispetto delle garanzia sanitarie, la sua menomazione come strumento di grande risparmio economico per la sanita' pubblica.
Ci auguriamo che il ministro faccia tesoro di quanto le abbiamo ricordato, si' da intervenire con tempestivita' ed evitare che il nostro Paese continui ad esser vittima di coloro che vogliono solo impedire che l'aborto, in qualunque forma, sia praticato.

Epidurale
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I dati della Commissione Maternita' e Parto del ministero delle Pari Opportunita', parlano chiaro. Il parto indolore e' un miraggio e l'anestesia epidurale e' boicottata. Solo nel 37% delle strutture sanitarie vi si puo' ricorrere. Gia' un'indagine dell'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori) dello scorso febbraio, sul territorio toscano aveva rilevato questa situazione con una percentuale del 43%.
Se poi ricordiamo che l'Italia detiene il record in Europa per i parti cesarei con il 35,2%, si capisce l'urgenza di un intervento.
Credo che occorra intervenire scavalcando le amministrazioni regionali della Sanita'. Perche' se sono tutte come la "Toscana felix" che ancora deve rispondere alla richiesta di chiarimenti a suo tempo presentata dall'Aduc, c'e' da stare poco allegri.

Legge 40 sulla fecondazione assistita
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La ministra non ha fatto alcun cenno nella sua relazione alla legge 40 sulla fecondazione assistita una legge che ha causato una serie di disagi e una sanita' di classe, per cui chi puo' va all'estero e chi non puo' piu' fare interventi di fecondazione.
Staminali
Sempre a causa della legge 40 si e' limitata fortemente la possibilita' di fare ricerca con le cellule staminali embrionali, dopo il voto al Parlamento europeo e alla possibilita' laddove previsto di finanziare queste ricerche con contributi pubblici mi chiedo se e' possibile anche in Italia finanziare la ricerca con le linee di staminali embrionali importate dall'estero, ricerca che non e' vietata in Italia. Sollecitazione fatta da 6 centri di ricerca italiani che lavorano con staminali embrionali importate.
Auspico che quanto deciso dal ministro Mussi, e appoggiato dal ministro Turco, in sede europea non sia solo un fuoco vacuo, prevedendo invece modifiche tali che consentano la ricerca con le staminali embrionali anche nel nostro Paese, partendo da subito con l'uso degli embrioni sovrannumerari da fecondazioni in vitro.
Nel frattempo credo sia opportuno non solo promuovere la possibilita' di ampliare la donazione pubblica del cordone ombelicale, ma anche consentire, per chi lo ritiene opportuno, la conservazione in banche private. Anche perche' di fatto gia' avviene sempre ricorrendo alle banche presenti all'estero.

Farmaci
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il programma del Governo prevede la liberalizzazione dei prodotti e dei servizi in attuazione delle direttive comunitarie. Particolare rilevanza assume il mercato dei farmaci che, attualmente, e' gestito in condizioni di monopolio dal sistema farmaceutico, anche per quanto riguarda la vendita dei farmaci senza obbligo di ricetta e di quelli da banco che -ricordiamolo- rappresentano poco piu' del 10 per cento del mercato.
Questo monopolio impedisce, di fatto, la concorrenza fra piu' distributori, con riflessi negativi sui prezzi; basti, ad esempio, il raffronto con il mercato degli Stati Uniti dove, da anni, questi farmaci si possono acquistare pressoché ovunque.
Negli Stati Uniti un'aspirina costa 0,016 euro, mentre in Italia la stessa aspirina costa 0,45 euro, circa il 2.700 per cento in piu'.
Le chiedo percio' come il Governo intenda affrontare la questione, anche in risposta alle segnalazioni dell'Antitrust, al fine di consentire l'acquisto di tali farmaci in altri canali, a tutto vantaggio del consumatore sia per un miglior servizio sia per un prezzo piu' basso.

Eutanasia clandestina
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Chiedo che venga fatta una indagine conoscitiva sull'eutanasia clandestina in Italia. Sono convinta che solamente individuando cio' che accade realmente nelle strutture sanitarie si possa discutere in sede legislativa su come meglio regolamentare una pratica oggi incontrollata ed incontrollabile. L'alternativa e' continuare ad ignorare la questione, facendo finta che il fenomeno esista solamente in quei Paesi che, con la forza della legalita', l'hanno fatto emergere ed oggi lo controllano.

Testamento biologico
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Colgo l'occasione per sostenere un principio basilare, elementare ma fondamentale quale l'autodeterminazione e la liberta' di scelta terapeutica dell'individuo. Il testamento biologico non e' altro che l'esercizio di un diritto gia' sancito dalla Costituzione (art. 32) ed oggi esercitato liberamente dai pazienti coscienti. Perche' il diritto al rifiuto delle cure, incluse l'alimentazione e l'idratazione artificiali, non dovrebbe essere esercitato, attraverso dichiarazioni anticipate di volonta', anche da coloro che si trovano in una condizione di incomunicabilita' o incoscienza?
Per questo e' importante predisporre immediatamente una legge che:
1. renda le dichiarazioni anticipate vincolanti per i medici, come lo e' gia' il consenso o il dissenso alle cure espresso dal paziente cosciente;
2. crei un registro nazionale telematico dove ogni cittadino potra' registrare il proprio testamento biologico, il quale dovra' poi essere reso accessibile a tutti gli istituti sanitari italiani;
3. lanci una campagna di informazione affinche' i cittadini possano decidere tempi e modi del loro testamento.
In merito l'associazione Luca Coscioni e l'Aduc intendono lanciare un'iniziativa per raccogliere testamenti biologici, al momento non vincolanti, ma per lanciare un segnale nella giusta direzione.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS