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FINANZIARIA. ORDINE DEL GIORNO PER LA PROMOZIONE DEL PARTO SENZA DOLORE
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Iniziativa 
15 ottobre 2006 0:00
 

presentato dall'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno, in commissione Affari Sociali

Firenze, 15 Ottobre 2006

Considerato che

- la legge Finanziaria (art.89 2/b) prevede "iniziative per la salute della donna ed iniziative a favore delle gestanti, della partoriente e del neonato", e per questo mette a disposizione 10 milioni di euro, importo a stento sufficiente per pubblicizzare e promuovere alcune specifiche iniziative;

- in un documento del Comitato Nazionale di Bioetica del 2001 si dedicava un intero capitolo al "dolore nel parto". Vi si sosteneva che la decisione se praticare o meno tale anestesia "deve essere riservata ad ogni singola donna sulla base di un'informazione corretta sui vantaggi, i rischi e le possibilità delle due soluzioni". E ancora si evidenziava come "il diritto della partoriente di scegliere un'anestesia efficace dovrebbe essere incluso tra quelli garantiti a titolo gratuito nei livelli essenziali di assistenza".

- nel corso di una seduta della Camera dei Deputati del 3 marzo 2004, il Governo, tramite l'allora sottosegretario alla salute Antonio Guidi, ha accettato due mozioni per favorire le tecniche analgesiche durante il travaglio (Magnolfi ed altri n. 1-00316 e Castellani ed altri n. 1-00332). Volontà espressa anche con un voto pressocche' unanime dei parlamentari (solo 3 contrari e 11 astenuti a fronte di 421 sì).

- la diffusione in Italia del parto senza dolore e' ancora affidata alla buona volontà delle strutture e dei piani sanitari regionali. In merito a questi ci permettiamo di segnalare una situazione particolarmente sconfortante quale quella della Toscana, dove nonostante il piano regionale 2005-2007 faccia un esplicito richiamo alla possibilita' che la donna possa scegliere questo tipo di parto, nella pratica si verifica una estrema difficolta'.
L'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori Aduc ha realizzato un'indagine telefonica regionale lo scorso 21 febbraio 2006 per verificare l'esercizio effettivo di questo diritto da parte della paziente. Solo nel 36% dei punti nascita e' possibile partorire con l'epidurale su richiesta della paziente e in maniera gratuita, almeno in teoria (turni anestesisti, ostracismi del personale che non vuole oberarsi di lavoro in piu', contrarieta' ideologica, etc..).

Impegna il Governo perche'
le prestazioni di controllo del dolore nel travaglio-parto, effettuate tramite ricorso a tecniche avanzate di anestesia locoregionale, siano inserite fra quelle i cui livelli essenziali di assistenza sono garantiti dal SSN.
 
 
 
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