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FARMACI NON IN FARMACIA. UN GIUSTO INCONTRO TRA GOVERNO, SUE ISTANZE LIBERALIZZATRICI E FARMACISTI? LA PROPOSTA DI LEGGE DELL'ADUC E' UNA INDICAZIONE
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Notizia 
24 luglio 2006 0:00
 

Firenze, 24 Luglio 2006. Oggi e' fallito l'incontro tra Governo e Federfarma (l'associazione dei titolari di farmacia). Il Governo non si e' praticamente presentato, inviando, al posto del ministro Bersani, un sottosegretario che aveva indicazioni di "tenere duro". I farmacisti hanno confermato lo sciopero per il giorno 26.
In effetti la vicenda lascia un po' basiti, specialmente se ricordiamo l'impegno del ministro Pierluigi Bersani con i taxisti. Ci auguriamo che i farmacisti, al contrario di come hanno fatto i taxisti, mostrino piu' civilta' e non obblighino tutti i cittadini/consumatori a doversi far carico dei loro problemi, con scioperi e agitazioni che creino disordini e insicurezza.
A noi sta a cuore la possibilita' che i consumatori possano trovare piu' facilmente i farmaci da banco e spendere meno di quanto oggi sono obbligati ad acquistare solo in farmacia.
Per questo abbiamo redatto e presentato, grazie all'on. Donatella Poretti della Rosa nel pugno una proposta di legge (clicca qui), che, a differenza del progetto del Governo, non prevede nel negozio l'obbligo del farmacista iscritto all'ordine e non esclude la possibilita' che i farmaci da banco siano pubblicizzati come qualunque altro prodotto commerciale.
Su questa proposta si e' pronunciata favorevolmente la Federfarma che, invece, ha individuato nella proposta del Governo una mera apertura alla grande distribuzione e un pericolo per i piccoli esercizi.
Siccome la nostra proposta mantiene saldo il principio della liberalizzazione (a nostro avviso, anzi, rispetto al Governo, e' molto piu' ampia e da' possibilita' economiche maggiori per farmacisti e consumatori), crediamo che potrebbe essere una buona base di partenza per trovare un punto di incontro con la categoria.
Chiediamo ai 15 deputati che l'hanno sottoscritta di mobilitarsi piu' di quanto abbiano fatto fino ad oggi, e ai consumatori di firmare numerosi la nostra petizione (clicca qui).
Rivolgiamo infine l'invito al ministro Bersani e al Governo tutto di usare questa strada, si' da evitare di creare problemi che chiunque vorrebbe non ci fossero, a maggior ragione nel nostro caso, dove il probabile punto d'incontro fa salva la politica ispiratrice del Governo.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

Ad oggi, oltre all'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno e prima firmataria, la proposta e' stata sottoscritta da altri 14 deputati: Lucio Barani (Dc-Partito Socialista Nuovo Psi), Marco Beltrandi (Rosa nel Pugno), Salvatore Buglio (Rosa nel Pugno), Daniele Capezzone (Rosa nel Pugno), Olga D'Antona (Ulivo) Sergio D'Elia (Rosa nel Pugno), Renato Galeazzi (Ulivo), Franco Grillini (Ulivo), Carmelo Lo Monte (Mpa - Movimento per l'autonomia), Giacomo Mancini (Rosa nel Pugno), Bruno Mellano (Rosa nel Pugno), Riccardo Antonio Merlo (Misto), Franco Narducci (Ulivo), Roberto Poletti (Verdi).
Piu' di cinquemila sono invece i cittadini che hanno sottoscritto una petizione in merito sul sito dell'associazione.
 
 
 
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